<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Baricco: «Cartellone infelice ma ci saremo»

Festival Bellezza
cambia l'immagine
Autrice: mai dato ok

.
L'immagine di Maggie Taylor al Festival della Bellezza
L'immagine di Maggie Taylor al Festival della Bellezza
L'immagine di Maggie Taylor al Festival della Bellezza
L'immagine di Maggie Taylor al Festival della Bellezza

Il Festival della Bellezza cambia l'immagine simbolo dopo le accuse sui social. L'autrice dell'immagine, Maggie Taylor dice di non aver mai autorizzato l'uso della sua opera. «Un mio fan mi ha avvisata - scrive la Taylor su Facebook - che un festival a Verona, in Italia, sta usando illegalmente una delle mie immagini per i loro poster e sito web. È anche controverso: un festival su eros e bellezza sta usando la mia immagine "Ragazza con il vestito di api" che è una minorenne. E la maggior parte dei loro ospiti sono uomini». E prosegue: «Che disgustosa violazione del copyright!»

 

Gli organizzatori del festival della bellezza, dopo essersi difesi dalle accuse di aver invitato solo protagonisti uomini, ora rispondono anche a questo: «Siamo dispiaciuti di dover modificare l'immagine del Festival - scrivono su Facebook - a causa di un'incomprensione sull'utilizzo di quella che ci ha accompagnati per lungo tempo, con l'autorizzazione avuta dal rappresentante italiano dell'Artista»

 

Il cartellone del Festival della Bellezza di Verona, «pur costruito tra mille difficoltà, con la quasi totale assenza di donne, ci sembra ovviamente inopportuno e infelice. Tuttavia crediamo nel nostro lavoro e abbiamo convinzioni che sono indipendenti da qualsiasi cornice in cui ci può accadere di finire. Così, noi, il 18 settembre, lo spettacolo all’Arena lo faremo». Così, in una nota, Alessandro Baricco, Gloria Campaner, Enrico Saverio Pagano e l’Orchestra da Camera Canova circa le polemiche emerse intorno alla manifestazione. «Siamo assolutamente convinti che, nel tempo durissimo della Pandemia, ogni occasione per aprire un teatro, illuminare un palcoscenico e raccogliere un pubblico vada considerata qualcosa di raro e prezioso - aggiungono -. Abbiamo il nostro mestiere da tenere in vita, nel lungo attraversamento dell’emergenza, e lo faremo ogni volta che ci sarà possibile, con tutta la cura di cui saremo capaci.»

Suggerimenti