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GLI INCONTRI VERONESI

Draghi a Verona nel 2011 per il Forex. Mantovani: «Lo invitai per il Vinitaly»

Mario Draghi e Giovanni Mantovani in fiera a Verona
Mario Draghi e Giovanni Mantovani in fiera a Verona
Mario Draghi e Giovanni Mantovani in fiera a Verona
Mario Draghi e Giovanni Mantovani in fiera a Verona

Nel febbraio 2011 Mario Draghi, allora governatore della Banca d’Italia, fu ospite d’eccezione al 17mo Forex, il congresso degli operatori finanziari organizzato dal Banco Popolare a Veronafiere. «È un galantuomo, che è un termine un po’ arcaico, ma rende l’idea della figura di Mario Draghi». L’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, usa queste parole per il presidente del consiglio designato, che incontrò allora a Verona. «È una persona di grande professionalità e competenza». Tosi durante il congresso Forex ebbe un breve incontro con Mario Draghi: «Parlammo di conti che è sempre il grande tema di questo Stato. È una persona di altissimo profilo, che incute rispetto e timore solo parlandoci assieme». In quell’occasione Draghi ebbe anche un incontro con i rappresentanti delle categorie e economiche, guidati da Paolo Biasi, che era il presidente della Fondazione Cariverona, e con i vertici di Veronafiere.

 

«Ho un ricordo vivissimo», dice il direttore generale dell’ente fieristico, Giovanni Mantovani, «poco dopo Draghi sarebbe diventato presidente della Bce e ricordo che c’era Samoter in allestimento. Camminando gli chiesi se era a conoscenza dell’attività della Fiera di Verona e mi disse che la conosceva molto bene, avendo un forte legame con il Veneto dove passava anche le vacanze». «Un legame - aggiunge -, legato in particolare all’agricoltura e al Vinitaly. Così lo invitai per l’inaugurazione di Vinitaly e mi disse che era molto attento alla produzione vinicola, sia veronese sia veneta, conosceva bene i prodotti vinicoli del territorio. Anche se immaginava che di lì a poco i suoi impegni sarebbero stati difficilmente conciliabili, però mi chiese che gli inviassimo l’invito». «Parlammo dell’imminente Samoter (il Salone internazionale delle macchine movimento terra), disse che si trattava di una manifestazione che aveva a che fare con lo sviluppo, la crescita e questo sarebbe stato il cuore del suo intervento subito dopo al Forex. Erano i temi fondamentali in quel momento per il Paese, ma lo sono anche adesso».

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