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L'influencer veronese

Zoe Cristofoli e il dramma della rapina: «Mi hanno tolto mio figlio dalle braccia tentando di soffocarmi»

La rapina nella villa nella quale vive col figlio e il compagno, il calciatore Theo Hernandez. "Quella sera mi sono ritrovata una pistola alla testa"
Zoe Cristofoli col figlio Theo Junior
Zoe Cristofoli col figlio Theo Junior
Zoe Cristofoli col figlio Theo Junior
Zoe Cristofoli col figlio Theo Junior

Era accaduto nell’ottobre scorso: nella villa del difensore del Milan Theo Hernandez e della compagna, la modella e influencer veronese Zoe Cristofoli, a Cassano Magnago, in provincia di Varese, erano entrati i ladri. Lui non c’era, in casa era presente solo da donna e il figlio, il piccolo Theo Junior.

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I malviventi avevano strattonato lei, l’avevano costretta ad aprire e poi erano scappati col bottino. Ora Zoe, in alcune story su Instagram, ha voluto raccontare nei dettagli ciò che era accaduto quella sera. E sfogarsi, sulla scia di quanto accaduto nelle scorse ore al cantante Roby Facchinetti, rapinato pure lui in casa.

 

La rapina

“Lavori una vita, compri cose in modo pulito”, scrive sui social, “e poi ti entrano in casa mentre ceni o mentre esci dal cancello. Ti picchiano e spaventano quasi a morte, toccano tuo figlio, ti rubano tutto quello che hai... ti portano via la voglia e la serenità di vivere. Ebbene oggi parlo io".

Ed ecco il racconto: "Quella sera mi sono ritrovata una pistola alla testa. Non so le botte che ho preso. Hanno cercato di soffocarmi con le mani... mio figlio tirato dalle braccia. Tirata per aria dai capelli, tre uomini contro di me. Pronto soccorso, 20 giorni a letto. Nessun rimborso assicurativo perché insomma ti devono prendere per il culo pure le assicurazioni”.

 

“Non ci proteggono”

"Quella sera sono arrivati i carabinieri hanno guardato se qualcuno era gravemente ferito, per fortuna niente sangue. E quindi dai vabbè, non è successo nulla. Perché si muovesse qualcosa doveva scappare il morto? Parliamo di gente armata", prosegue, "non solo di pistole. Gente straniera che vive e lavora qui, ve lo assicuro”, prosegue l’influencer.

 

“Non ce l’ho con gli stranieri”

“Ci tengo a precisare” spiega Cristofoli rispondendo ai messaggi che le arrivano in diretta, “nulla contro gli stranieri sia nati sia che arrivano qui per trovare una situazione migliore. Anzi. Però si potrebbero fare più controlli a tutti - italiani e non - e se c'è una pista almeno seguirla. Anche il padre di mio figlio non è italiano". E poi conclude: "Non sono una scrittrice. Ho scritto solo la verità. Ho scritto in un momento di rabbia... rabbia che mi perseguita ogni giorno”.

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