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A Porta Nuova

Capotreno chiede il biglietto, colpita con un pugno. Picchiato anche un collega

La Polfer in stazione
La Polfer in stazione
La Polfer in stazione
La Polfer in stazione

Non avevano il biglietto. E quando la capotreno ha chiesto di visionare il titolo di viaggio, lui ed i suoi amici le hanno dato un pugno in faccia e sono scappati perchè nel frattempo il convoglio era arrivato in stazione a Porta Nuova.
L’episodio è avvenuto venerdì verso sera, su un treno Italo proveniente da Venezia, ma non si sa in quale stazione sia salito il gruppo di giovani stranieri.
La donna arrivata alla postazione occupata dai passeggeri ha chiesto i biglietti, e ha insistito per vederli, ma i giovani dopo aver nicchiato hanno reagito in maniera violenta e hanno colpito la donna e un altro collaboratore alla testa. Poi il gruppo è scappato di corsa giù dalla carrozza facendo perdere le tracce tra i binari.
La capotreno ha dato l’allarme, la polizia ferroviaria si è subito attivata per risalire al gruppo che è però riuscito a scappare.
Ora si stanno visionando le immagini delle telecamere per arrivare all’identificazione dell’aggressore che potrebbe essere dimorante o residente a Verona, ma anche chissà dove.
Drammatico il racconto di un testimone: «C’è stato un parapiglia, alle fine c’erano ferrovieri con il sangue che colava sulla divisa, una scena cruenta e sconvolgente», ha detto l’uomo, un professionista cinquantenne che vive a Zurigo e che era diretto a Milano.

 

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«C’erano un gruppetto di ragazzi, non so dove fossero saliti, sta di fatto che quando è stato chiesto loro il biglietto, che non avevano, hanno iniziato a fare gli strafottenti e vedendo che il personale insisteva nel voler fare il proprio lavoro li hanno picchiati, scaraventandoli anche addosso ad altri passeggeri, sembrava di essere in un film, una scena spaventosa, era pieno di sangue, gente che urlava. Poi il treno per Milano ha subito anche un ritardo perchè c’è stato il caos sui binari con questi che scappavano».

 

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Quello che è accaduto alla capotreno e ai colleghi è una scena che si ripete sempre più spesso, anche se per fortuna non sempre c’è un epilogo violento. In altri casi le persone senza biglietto hanno accettato di scendere dal vagone. Ma gli episodi sono frequenti.
La sicurezza sui treni, sia del personale ferroviario che dei viaggiatori in regola, sta diventando sempre più un problema, perchè oltre a quanto accaduto sui convogli di Trenord con molestie a ragazzine all’inizio di giugno - l’episodio collegati ai fatti di Peschiera -, il pericolo corre anche sui treni meno popolari. Quelli come appunto Italo, che prevedono la prenotazione per usufruire del servizio, ma chi vuole delinquere di certo non si preoccupa di non avere il biglietto.

Alessandra Vaccari

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