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CASA SCOPERCHIATA

Via D’Azeglio sotto choc. «Ho visto il tetto volar via»

Il tetto scoperchiato
Il tetto scoperchiato
Case Agec via D'Azeglio, tetto volato via (Marchiori)

Lunedì sera il vento non ha avuto pietà in via Massimo D'Azeglio dove, insinuandosi sotto il tetto di una palazzina dell'Agec, lo ha completamente scoperchiato (VIDEO). Chi ha assistito alla scena dalle proprie finestre è ancora sgomento. L'intera copertura - circa 400 metri quadrati - ha svolazzato in aria per poi abbattersi con violenza sulle auto parcheggiate nel cortile, in buona parte danneggiandole. Le soffitte della palazzina all'angolo con via Saffi, tra San Bernardino e San Zeno, restano un ricordo, e le travi in legno si stagliano nitide contro il cielo.

 

Tre appartamenti dell'ultimo piano sono sorvegliati speciali. Gli inquilini hanno trascorso la notte da amici o parenti, dopo che i vigili del fuoco li hanno dichiarati inagibili. I locali sono protetti da una soletta in cemento e ulteriori perizie confermeranno o meno l'inagibilità degli spazi. «Sono tornata a casa subito dopo la folata più potente e ho visto la scena di devastazione nel cortile», commenta Elizabeth Pimentel che vive all'ultimo piano dell'edificio ormai da 16 anni. «L'anno scorso avevo chiamato i pompieri perché mi entrava acqua in camera dal lucernario e temevo che il contatto con la rete elettrica potesse generare il peggio», racconta. «Poi l'amministratore di condominio si è deciso a fare cambiare la guaina, e ora siamo senza copertura».

 

«Sono stata evacuata dai vigili del fuoco insieme alla mia bimba di sette anni», fa sapere la signora Michela che ha trascorso la notte da amici. «Abbiamo bisogno di un nuovo alloggio. Per qualche notte possiamo cavarcela, ma immagino che i lavori di sistemazione andranno per le lunghe». «Ho visto il tetto volare via, mentre il rumore era fortissimo», testimonia una residente del quarto piano, ancora sotto shock per lo spavento.

 

«Mia figlia è disabile e ha un’automobile su misura, ora demolita dai pannelli caduti dal tetto», riferisce la signora Giovanna, che abita in un'altra delle palazzine nell'area. «Qui è pieno di macchine abbandonate da inquilini che non ci sono più e abbiamo chiesto più volte di rimuoverle. Di solito mia figlia parcheggia più a ridosso del nostro palazzo, ma questa volta è andata così». «Io ci ho rimesso due auto, una Peugeot acquistata solo un mese fa e una Fiat Punto che non riesco nemmeno più a vedere», riferisce Emanuela Spada, indicando un'auto sepolta sotto le macerie del tetto con in cima porzioni di comignoli e un'antenna. «E pensare che avevo appena fatto il pieno di benzina».

 

«La fortuna è cieca», ironizza l'inquilino Michele, anche lui rimasto “orfano” di un'auto. «Subito sembrava che gli scuri battessero violentemente poi, con il forte boato, ho creduto che fosse precipitato il cornicione». La potenza del vento ha alzato completamente il tetto, compresa la guaina di recente sistemazione.

 

L'edificio, nello specifico, non è in gestione dell'azienda partecipata del Comune, ma affidato all'amministratore condominiale Filippo Mantelli, che ieri mattina era presente sul posto per le verifiche del caso. «Non c'è più il tetto», rimarcava, mentre attendeva indicazioni dallo studio legale e rassicurava gli inquilini del fatto che Agec dovrebbe rispondere al 100% anche per i danni alle auto. In realtà è prematuro stabilire chi risarcirà chi, anche perché se l'evento sarà classificato come eccezionale, potrebbero arrivare persino degli aiuti pubblici. «Siamo stati allertati alle 22.30 di lunedì della situazione. I tecnici sono subito intervenuti con i vigili del fuoco e le forze dell'ordine», dichiara Federica Battesini, dirigente di Agec.

 

«Tre appartamenti hanno subito danni maggiori e abbiamo quindi contattato i servizi sociali per trovare soluzioni temporanee di appoggio in attesa che vengano eseguiti i lavori. L'amministratore condominiale si occuperà di incaricare la ditta e intanto Agec si sta mobilitando per eliminare le porzioni di tetto e il vario materiale caduto nel cortile. La manutenzione risulta recente e bisognerà fare un ponteggio per valutare bene i danni».

 

Ieri pomeriggio il cortile è stato ripulito dai detriti, accatastati in un'area appositamente transennata. Per evitare che eventuali imminenti acquazzoni possano creare disagi, il tetto, che arrivando da San Zeno spicca in tutta la sua devastazione, è stato ricoperto da un telo impermeabile. Oggi inoltre saranno affissi degli avvisi per i residenti del palazzo, con i numeri di riferimento a cui rivolgersi per aver informazioni su come chiedere risarcimenti e fare segnalazioni».

 

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Chiara Bazzanella

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