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Primo incontro operativo

Vertice Comune-Regione: patto sulle opere per Verona

Sul tavolo molti dossier aperti che richiedono coordinamento tecnico Dalla Tav al collegamento per il Catullo, dalle ciclovie alle Olimpiadi

Un patto per lo sviluppo della città e per la realizzazione di tutti i progetti di grandi opere in cantiere, con massima collaborazione tra livello politico e livello tecnico. È questo il frutto del primo (in assoluto) incontro che si è svolto ieri mattina in sala Pasetto a Palazzo Barbieri, tra la Regione e la nuova amministrazione del sindaco Damiano Tommasi.

Sul tavolo, in senso letterale, progetti e dossier che devono continuare a marciare (e non marcire) con la collaborazione tra istituzioni e incontri di lavoro da programmare anche nei ministeri a Roma. Attorno al tavolo, per il Comune il sindaco Damiano Tommasi, la vicesindaco Bissoli e l’assessore Tommaso Ferrari; per la Regione la vicepresidente Elisa De Berti.

Una riunione che è stata definita «assolutamente costruttiva», dove non sono state sollevate questioni politiche a fronte dei diversi schieramenti delle due amministrazioni bensì caratterizzato dalla massima operosità e dalla ricerca di una forte collaborazione tra le task force tecniche della Regione e del Comune al fine di facilitare il più possibile il dialogo senza dover sempre passare attraverso gli assessorati. Una prima presa di contatto che ha consentito una ricognizione completa sulle opere pubbliche di competenza sovracomunale e che alla fine si è conclusa con un vero e proprio patto di lavoro per i prossimi mesi.

I dossier. Si è parlato quindi della ripresa dei cantieri del filobus, tema sul quale la Regione ha competenze minime dal momento che il Comune attende soprattutto l’approvazione delle varianti dal Cipe per riprendere i cantieri, ma comunque può garantire il suo contributo procedurale, tecnico e burocratico. Si è poi fatto il punto sui lavori della Tav tra Brescia, Verona e Vicenza, per la quale è previsto un sopralluogo tecnico con il commissario dell’opera a fine settembre, dopo le elezioni.

Sul tavolo anche di conseguenza il progetto per la nuova stazione Tav a Porta Nuova e per lo sviluppo del Central Park, (l’attuale scalo merci di viale Piave che dovrà essere liberato) anche questo legato ai lavori dell’Alta velocità. Restando in tema ferroviario, Comune e Regione hanno anche condiviso la necessità di procedere con il collegamento ferroviario per il Catullo. Altro capitolo, il piano della ciclabilità con il potenziamento delle piste ciclabili in coerenza con il piano previsto dalla Regione che sta investendo milioni di euro per le ciclovie e altri ne arriveranno con il Pnrr.

Olimpiadi. Un tema a parte, poi, è stato dedicato all’impegno per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, occasione che vedrà impegnata la Regione e la nostra città in particolare per la cerimonia di chiusura in Arena, mentre per le opere è chiaro che la Tav per quella data non sarà pronta (lo hanno comunicato i general contractor a Rfi che ha messo al corrente il governo Draghi) così come non rientra nel pacchetto olimpico la variante alla statale 12. Su quest’ultima infrastruttura il Comune, con delibera di Giunta ha inviato alcune osservazioni al Ministero per la Transizione ecologica, perché il progetto dell’Anas per questa variante è in fase di Valutazione di impatto ambientale e avrà bisogno di almeno un altro anno per l’iter autorizzativo se non si riuscirà a trovare una corsia preferenziale che acceleri la realizzazione dell’infrastruttura.

Accelerata. Ma tutti questi cantieri hanno necessità di un’accelerazione, è stata la condivisione conclusiva, ragion per cui è indispensabile uno stretto coordinamento tecnico che riesca a portare avanti in parallelo i vari progetti per il futuro della città e pianificando interventi sui ministeri, con un approccio costruttivo e il supporto della Regione, di cui la nuova amministrazione in questa fase ha grande necessità. Un patto nel nome del pragmatismo che è terreno comune: come ha detto il governatore Luca Zaia dopo l’incontro con Tommasi, «con me non ci sono amministrazioni amiche o nemiche, ma cose da fare perché i cittadini hanno bisogno di risposte».•.

Maurizio Battista

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