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procura al lavoro

Crollo della stella: i filmati agli atti dell’inchiesta. Ascoltati i testimoni

Sopralluogo del pm. La polizia locale, che conduce l’inchiesta, ha acquisito anche i video del giorno. E si pone anche il problema di come far uscire il pezzo della gru dal vallo
A sinistra Vincenzo Tinè e Luigi Altamura. A destra Le pietre che hanno subito i danni maggiori nell’impatto
A sinistra Vincenzo Tinè e Luigi Altamura. A destra Le pietre che hanno subito i danni maggiori nell’impatto
A sinistra Vincenzo Tinè e Luigi Altamura. A destra Le pietre che hanno subito i danni maggiori nell’impatto
A sinistra Vincenzo Tinè e Luigi Altamura. A destra Le pietre che hanno subito i danni maggiori nell’impatto

Proseguono serrate le indagini sul crollo del basamento della stella cometa all’interno dell’Arena.
Ieri mattina si è svolto un altro sopralluogo nell’anfiteatro, a cui hanno partecipato il sostituto procuratore Alberto Sergi, che coordina l’inchiesta, il Soprintendente all'Archeologia e Belle Arti di Verona, Vincenzo Tinè, il conservatore Raffaella Gianello e Luigi Altamura, comandante della Polizia locale, che sta conducendo le indagini.

L’ipotesi di reato con cui è stato aperto il fascicolo è l’articolo 733 del codice penale, ovvero il danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale. Un reato che viene punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda non inferiore a 2.065 euro in questo caso per un danno che il Soprintendente Tinè ha definito «irreversibile». L’esatta entità delle lesioni subite dal monumento al momento è difficile da quantificare, ma sicuramente è rilevante. Si parla di centinaia di migliaia di euro. Le operazioni di restauro richiederanno settimane di tempo, in particolare per alcuni gradoni che sarebbero stati gravemente rovinati.

Anfiteatro interdetto fino a lunedì

L’anfiteatro, posto sotto sequestro lunedì dalla Polizia locale, resterà interdetto a tutti fino a lunedì per consentire lo svolgimento delle indagini. In prima linea, la Procura, il Comando dei carabinieri Nucleo tutela patrimonio culturale di Venezia e Mestre e gli specialisti del Nucleo Polizia amministrativa della Polizia locale, che hanno avviato i primi accertamenti finalizzati a capire come sia stato possibile lo sgancio dalla gru del basamento.

Gli inquirenti hanno raccolto testimonianze tra i lavoratori presenti lunedì allo smontaggio della stella, hanno acquisito foto e filmati dell’anfiteatro, del basamento della cometa, delle attrezzature utilizzate per le operazioni e qualsiasi cosa utile a ricostruire la dinamica dell’incidente.

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Errore umano o combinazione di fattori?

E non è escluso che già a breve la Procura possa iscrivere qualche nome sul registro degli indagati. I lavori di smontaggio della stella cometa erano stati commissionati dalla Fondazione Verona per l'Arena, tramite assegnazione diretta, a due aziende. Una si occupa della gestione dell'autogru, mentre la seconda ditta gestisce la manodopera per la fase di smontaggio vera e propria delle parti. Gli inquirenti sono al lavoro per stabilire cosa sia accaduto, cos’abbia provocato la caduta di una parte della grandiosa struttura in acciaio sui gradoni dell'Arena, che peraltro tuttora si trova all’interno dell’Arena: anche su questo fronte, sarà necessario trovare una modalità per riuscire a farla uscire, senza eccessivi disagi.

Si è trattato di un errore umano o di una combinazione di fattori? Tra le ipotesi al vaglio, quella del possibile cedimento di un elemento di fissaggio, un bullone o un perno, che avrebbe dato il via al distacco del base e al successivo crollo.

Ma la causa potrebbe anche essere ricercata nel mancato ancoraggio della base che fa contrappeso alla struttura, cui di solito rimarrebbe comunque imbragata, base che poi si è staccata, rotolando giù sui gradoni fino alla cavea che in estate ospita la platea.
Aspetti che dovranno essere chiariti attraverso un’apposita perizia per arrivare ad attribuire anche eventuali responsabilità dell’incidente.

Manuela Trevisani

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