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traffico e sicurezza

Incidenti e feriti a Verona sud: due incroci sorvegliati speciali

Benini andrà in sopralluogo in stradone Santa Lucia dove un motociclista è finito in gravi condizioni all’ospedale. Padovani su via Zannoni: «L’isola pedonale andrebbe spostata»
’ultimo incidente Il tratto di stradone Santa Lucia dove è avvenuto l’incidente in cui un motociclista ha riportato lesioni gravi
’ultimo incidente Il tratto di stradone Santa Lucia dove è avvenuto l’incidente in cui un motociclista ha riportato lesioni gravi
’ultimo incidente Il tratto di stradone Santa Lucia dove è avvenuto l’incidente in cui un motociclista ha riportato lesioni gravi
’ultimo incidente Il tratto di stradone Santa Lucia dove è avvenuto l’incidente in cui un motociclista ha riportato lesioni gravi

Incidenti, anche gravi, e la necessità di celeri interventi. Il territorio del sud ovest veronese fa luce su due incroci particolarmente critici e pericolosi per la sicurezza di chi si mette alla guida. L’assessore, Federico Benini, ha già in programma un primo sopralluogo. Come evidenziato dal Pd, l’intersezione tra Stradone Santa Lucia e via Zannoni, dove anche domenica si è verificato un brutto scontro ai danni di un motociclista, ha bisogno di essere rivista, e per questo la settimana prossima Benini andrà a verificare il da farsi con i suoi occhi.

Le possibili soluzioni

«L’isola centrale dovrebbe essere aumentata per evitare che vi sia chi tenti di aggirarla con pericolose inversioni a U», ipotizza il presidente in quarta circoscrizione, Alberto Padovani. «In alternativa servirebbero ulteriori new jersey o il rinnovo della segnaletica luminosa, visto che la segnaletica presente risulta vetusta e inefficace». Il gruppo Fratelli d’Italia in Quarta ha presentato proprio ieri un ordine del giorno al consiglio di circoscrizione per avvallare la richiesta di intervento.

Altro punto critico è l’incrocio tra strada del Chiodo, via Chioda e via Centurare, al confine con il territorio di Villafranca, dove si sono verificati già quattro incidenti dall’inizio dell’anno, l’ultimo una settimana fa. Gli abitanti della zona continuano a registrare scontri, più o meno gravi, e temono il peggio. Tra questi vi è anche Nicola Giuliani, consigliere comunale a Villafranca e residente a Dossobuono.

Semafori e rallentatori

«È ormai da oltre un anno che si susseguono incidenti. L’incrocio è fatto male», dice. «Il sottopasso invita a correre e poi restano pochi metri per frenare se arriva un’auto all’incrocio. Servono semafori e rallentatori e va sistemata in particolare l’uscita da via Chiodo con svolta a sinistra dove la visibilità è scarsa sia per l’isola spartitraffico che per il fogliame dell’attività agricola all’angolo».

La pericolosità del tratto è ben nota pure a Padovani, che ha già interpellato il geometra del parlamentino della quarta per individuare una soluzione da presentare a Palazzo. «Penso che andrebbe spostata l’isola di traffico che, restringendo troppo la carreggiata, non agevola le manovra in uscita», dichiara. «Si potrebbe arretrare l’incrocio e aumentare la visibilità. Gli incidenti capitano soprattutto la mattina, quando chi arriva dal sottopasso ha pure il sole in faccia».

La lista comunale degli incroci più pericolosi

L’isola è comparsa qualche anno fa e il precedente assessore alle viabilità, Luca Zanotto, si era già preso a cuore la situazione dopo una carrellata di incidenti in particolare nel 2021. «Stiamo aspettando dal comune la lista dei cosiddetti punti neri sugli incroci con più incidenti», evidenzia Padovani. «Speriamo di trovare elencato anche questo. Andrà coinvolta anche Villafranca, visto che il lato sud della carreggiata è di sua competenza».

Intanto il consigliere comunale della Lega, Nicolò Zavarise si è già messo in moto per sottoporre la questione in commissione consigliare nell’ottica appunto di premere perché venga modificata la struttura dell’incrocio.

Chiara Bazzanella

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