Nuove panchine relax, laghetti artificiali per il ripopolamento degli anfibi, una "food forest" in grado di dare cibo agli animali che popolano l'area, un percorso sportivo, tabelloni informativi con tanto di qrcode per approfondimenti sul tema.
Il Parco dell'Adige Nord prende forma e sostanza grazie all'impegno, alla pianificazione e alla creatività di un centinaio di studenti e dei volontari. Grazie al progetto Formula - finanziato da Intesa San Paolo e che ha l'obiettivo di unire le generazioni a tutela e salvaguardia dell'ambiente - 260mila metri quadrati di verde, a pochi passi da lungadige Attiraglio, tra Corte Molon, la base dell'elisoccorso e il centro sportivo del Cus Verona, sono ora ripensati e riorganizzati, a disposizione dei cittadini.
Progetto portato avanti da associazioni e amministrazione
Di questa porzione di Parco dell'Adige Nord si sono occupati nei mesi scorsi, sotto la supervisione delle associazioni capofila La Fenice e Cesvi, i volontari dell'associazione veronese Wba insieme agli studenti di Engim, che si sono occupati degli arredi, delle scuole di giardinieri del Gresner, che hanno pensato al verde, e degli Stimmatini che hanno curato la parte progettuale e grafica. Alla pianificazione, partner attivi sono stati anche il Comune e la seconda circoscrizione.
«Quando tessuto economico e sociale si mettono insieme all'amministrazione comunale per progettare, Verona riesce a mostrare il meglio di sé», ha commentato l'assessore ai Giardini Federico Benini inaugurando il parco insieme alla presidente della seconda circoscrizione Elisa Dalle Pezze, agli studenti che hanno concretizzato il progetto e ai loro docenti.
