Domanda alta, offerta troppo bassa: salgono i prezzi e le case in affitto a Verona diventano quasi introvabili. Non va meglio per chi ha le risorse per fare il grande passo e la casa se la vuole comperare. Al metro quadro in centro storico i prezzi vanno dai 5mila ai 7mila euro al metro quadro. Per dare un’idea.
Il rialzo, tornando ora agli affitti, è significativo. Nella prima parte del 2022, infatti, è stato dell’1,6 per cento per quanto riguarda i monolocali. Del 3,7 per i trilocali. Si deve poi considerare che il mercato, gli acquirenti, per quasi la metà (il 44 per cento) è composto dai giovani compresi tra i 18 e i 34 anni. «La difficoltà di trovare alloggi è importante», spiega Michele Ischia, presidente dell’associazione nazionale amministratori di condominio di Verona.
Aumenti folli causati anche dagli alloggi turistici
«La situazione prosegue così da circa tre anni. In questo lasso di tempo si è visto un aumento deciso del fenomeno. Ci sono prezzi folli, per pochi metri quadrati», aggiunge. La difficoltà è data anche dai tanti appartamenti riconvertiti in alloggi turistici e bed and breakfast. Una soluzione sicuramente remunerativa ma che d’altra parte rischia di svuotare la zona e, appunto, far alzare i prezzi. Con questa politica, infatti, si hanno - ed è il motivo che spinge alla riconversione - immobili in tempi più rapidi. In caso di morosità in locazioni che non siano turistiche, infatti, l’iter per il rilascio può essere anche molto lungo.
«C’è anche l’aspetto di chi viene a Verona per lavoro e ha bisogno di alloggi in affitto per di sei mesi, o un paio d’anni, e si trova prezzi spropositati», puntualizza Ischia.
Centro storico
A Verona i prezzi al mese per gli affitti variano molto. Va da sé che il centro sia la zona più costosa. Quelli con prezzi relativamente più bassi, invece, sono i quartieri a sud e a est della città. Qui il costo scende anche della metà. Nel dettaglio un mese in centro, per un appartamento di cinquanta metri quadri, costa dai 650 ai 900 euro. Qui si parla della città antica. Fino a novanta metri quadri, invece, dagli 850 ai 1.500 euro. Sale, ovviamente, il prezzo per un trilocale di oltre novanta metri quadri: dai 1.200 ai 2.500.
Leggermente più basso, nell’ordine di cento, centocinquanta euro in meno, il costo in zona Cittadella e San Zeno. A Veronetta, invece, cinquanta metri quadri costano in media dai 500 ai 600 euro. Possono arrivare fino a 1.500 i trilocali e in genere appartamenti che superano i novanta metri quadri.
Quartieri est e sud
I prezzi, in generale, sono lievitati su Verona anche del 20 per cento nell’ultimo anno. Cifra alta, ma dimezzata, se si prende in considerazione la periferia. Frutto, come si diceva, della forbice troppo ampia tra domanda e offerta. Costi alti e stipendi che restano però gli stessi.
Risultato? In tanti cercano soluzioni più abbordabili, ma sempre più lontano dal centro. Nei quartieri ad est e a sud della città i prezzi sono più o meno gli stessi. A Santa Lucia e Golosine, ad esempio, cinquanta metri quadri si pagano dai 350 ai 550 euro al mese. Dai 650 agli 780 se si parla di appartamenti oltre i novanta metri quadri. Leggermente più alto il prezzo a Borgo Roma.
Ad est - Borgo Venezia, Borgo Trieste, Porto San Pancrazio e San Michele Extra - il monolocale viene dai 380 ai 500 euro. Un bilocale, invece, dai 550 ai 650 mensili. Si sganciano Montorio e Quinto, un po’ più care.
Borgo Trento e Valdonega
Tra le zone più care ci sono Borgo Trento e Valdonega. Qui un monolocale oscilla fra i 500 ai 700 euro, dai 600 a 850 il bilocale, mentre per gli appartamenti più grandi la forchetta è compresa tra i 900 euro e i 1.350. Di poco sotto Ponte Crencano, Avesa e Quinzano. Nelle zone a ovest della città i prezzi più alti si registrano in zona Stadio. Più bassi a Saval e Ponte Catena: un minimo di 400 euro per i monolocali fino a 1.200 per appartamento sopra i novanta metri quadri.
Il trend
A livello nazionale, nel 2002, il 71 per cento degli italiani ha cercato casa in affitto come scelta abitativa. Si tratta di una lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2021 (73,8 per cento). In questa casistica rientrano coloro che non riescono ad acquistare o che, volutamente, scelgono l'affitto. Aumentano i contratti stipulati da chi cerca per motivi di lavoro che passa da 22,4 per cento al 25. Nel periodo preCovid era del 25,9.