Chiamata per oltre duecentomila veronesi. Inizia infatti la campagna vaccinale antinfluenzale dell’Ulss9 che sarà gratuita per tutta lo popolazione con più di 60 anni, ma anche per dipendenti di pubblici servizi, dagli insegnanti alle forze dell’ordine fino ai 6.000 operatori dell’Ulss9, e, soprattutto, per le categorie di persone fragili come cardiopatici, diabetici, con insufficienza renale o con malattie dell’apparato respiratorio. E ancora, donatori di sangue, donne incinte e bambini da 6 mesi a sei anni (per i piccoli c’è il vaccino spray). Queste le categorie a cui la vaccinazione è particolarmente raccomandata, in quanto ad alto rischio di complicanze o che hanno contatti frequenti o assistono persone ad alto rischio.
Per vaccinarsi ciascuno potrà scegliere la modalità più comoda. Chi ha il medico di base aderente alla campagna (sono 480 sui circa 550) potrà chiedere un appuntamento o andare ad accesso libero o alle giornate dedicate, a seconda del metodo scelto dal medico. Alcune medicine di gruppo dedicheranno un paio di settimane con i dottori di famiglia che si alterneranno.
Dove si può richiedere il vaccino
Chi non ha il medico di base, invece, può consultare il sito dell’Ulss9 e prenotare il vaccino con MyPrenota, se aderente al distretto 1, o con il portale di riferimento per gli altri distretti. E ancora scendono in campo le farmacie. Sono 104 quelle di Federfarma distribuite tra città e provincia e due quelle comunali dell’Agec. Anche in questo caso il servizio è gratuito per le categorie prestabilite. Occorre, però, aver effettuato in passato almeno una volta il vaccino antinfluenzale. Chi non rientra nelle categorie, ma vuole comunque vaccinarsi, può farlo in farmacia al costo di circa 24 euro.
Le previsioni: quest'anno influenza più diffusa
La campagna, organizzata in rete dall’Ulss9 con il Sisp, la Funzione territoriale, i medici di medicina generale e i pediatri, Assofarm e Federfarma, punta a coprire il 75 per cento della popolazione target. È un risultato ambizioso – nelle scorse annate non si era superata la soglia del 59 per cento – ma la vaccinazione quest’anno è particolarmente consigliata.
«Con le protezioni derivanti dalla pandemia, come la mascherina e il lavaggio delle mani, l’influenza l’anno scorso si è diffusa meno. Il nostro sistema immunitario è pertanto “meno competente”», ha spiegato stamattina la direttrice sanitaria dell’Ulss9, Denise Signorelli. «Per questo ora i casi sono molto elevati, come ci dice l’esperienza dell’emisfero orientale. L’influenza può evolvere anche in complicanze che portano all’ospedalizzazione e in alcuni casi alla morte nei soggetti più fragili».
Possibile l'abbinamento con l'anti-Covid
Per chi deve fare anche la quarta dose dell'anticovid non ci sono controindicazioni per la somministrazione di entrambi i vaccini contemporaneamente. Tuttavia i medici, per questioni organizzative, potranno procedere anche con due appuntamenti separati. Questo consentirà anche di fugare dubbi su eventuali sintomi successivi al vaccino.