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Un percorso tra natura e storia Inaugurato il sentiero Girardi

I  primi passi del sentiero Girardi,  nell’abitato di QuinzanoL’inizio del sentiero sulla vecchia strada selciata
I primi passi del sentiero Girardi, nell’abitato di QuinzanoL’inizio del sentiero sulla vecchia strada selciata
I  primi passi del sentiero Girardi,  nell’abitato di QuinzanoL’inizio del sentiero sulla vecchia strada selciata
I primi passi del sentiero Girardi, nell’abitato di QuinzanoL’inizio del sentiero sulla vecchia strada selciata

Quinzano, inaugurato il sentiero «Girardi», itinerario in collina tra natura e storia. Ieri mattina, in piazza Righetti, il taglio del nastro del percorso fortemente voluto da Silvano Cerpelloni. A raccogliere «questo sogno» è stata l’associazione di promozione sociale Il Carpino, costituita nel 2007 per coordinare le iniziative di difesa del territorio. Si tratta per lo più del recupero della vecchia strada selciata per Montecchio Veronese a cui si aggiunge un sentiero nel bosco appena sopra l’abitato di Quinzano. L’iniziativa è stata patrocinata dall’assessorato al Decentramento e dalla seconda circoscrizione con il supporto di Auser e Ongarine Cafè. Un recupero che piace e lo hanno dimostrato in tanti: circa quattrocento persone si sono date appuntamento per la prima passeggiata iniziata dopo i saluti delle autorità e l’esibizione del complesso bandistico musicale «San Massimo». C’è chi ha colto l’occasione per ritornare «nei luoghi della giovinezza» e chi, invece, «appassionato di panorami collinari» non ha voluto mancare. Scarpe adatte a sentieri sterrati e un abbigliamento comodo erano gli unici consigli per un percorso che non presenta particolari difficoltà, e si è visto: famiglie e bambini, nonni e amici a quattro zampe. Per tutti, un momento per socializzare in un luogo di confine tra la pianura e la montagna, di estremo interesse naturalistico. Un viottolo dove i muretti a secco raccontano la storia del territorio e, poi, un sentiero nel bosco a mezza costa per risalire una piccola valle laterale del vajo di Quinzano dove la natura sfodera un panorama che sembrerebbe lontano dalla città. Invece, è appena lì: l’urbe segna il panorama verso sud. Dodici chilometri, per due percorsi di andata e ritorno della medesima lunghezza. Sino a lambire il territorio del comune di Negrar. Ma, camminare è anche «salute» ha ricordato l’assessore Marco Padovani. Presenti anche il deputato Diego Zardini e il sindaco di Negrar, Fausto Rossignoli, la consigliera comunale Elisa La Paglia e alcuni consiglieri di circoscrizione e il comandante dei carabinieri della Stazione di Parona, Vincenzo Reggio. «Una giornata», commenta la presidente della seconda circoscrizione, Elisa Dalle Pezze, «con un grande valore ambientale e culturale: ci dobbiamo sentire custodi di questo sentiero per tutelare, valorizzare, conoscere e promuovere le nostre colline». «Era un percorso abbandonato», ricorda il presidente dell’associazione Il Carpino, Mario Spezia. «Abbiamo lavorato un anno e mezzo per ripulire il percorso rendendolo accessibile. Il sentiero è stato inserito nella rete dei percorsi del Club Alpino Italiano che porrà i segnavia bianchi e rossi». Un saluto ai presenti è venuto anche dalla signora Nerina, moglie di Moreno Girardi a cui è stato intitolato il nuovo sentiero. «Moreno», dice, «aveva una particolare passione per l’ambiente accompagnata da un forte rispetto dei nostri sentieri e un desiderio di un loro uso pubblico». A ricordare l’importanza di questa fascia pedemontana è, infine, Michele Dall’O’: «Il sentiero si snoda attraverso un ambiente caratterizzato da prati aridi sulle dorsali e da boschi di orno-ostrieto e belle fioriture». Non è solo una camminata, «è molto di più». • M.CERP.

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