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Dal 15 al 18 settembre

Il Tocatì compie vent'anni. A Verona giochi da tutto il mondo, più forti del tempo

Vent'esima edizione del festival internazionale di giochi di strada
Una passata edizione del Tocatì
Una passata edizione del Tocatì
Una passata edizione del Tocatì
Una passata edizione del Tocatì

Vent'anni di Tocatì: nonostante siano emerse di recente ingenti difficoltà economiche, il festival internazionale di giochi di strada si terrà anche quest'anno, toccando la ventesima edizioni.

L’appuntamento nelle piazze e nelle vie del centro storico di Verona è dal 15 al 18 settembre, con decine postazioni di gioco.

Ci saranno circa 30 delegati da varie parti di Europa a sostegno della candidatura del Tocatì all’iscrizione nel Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia dell'Unesco, e l’Assemblea dell’Associazione Europea per rafforzare la volontà di salvaguardare il gioco dello sport tradizionale in Europa. 

Con 480 mila metri di perimetro e 220 occupati, e 40 associazioni che vi partecipano, è il festival più grande d’Italia.

 

Giochi da tutto il mondo

Fra i giochi presenti quest'anno Bûcheron, proveniente dalla Francia del Sud, ispirato alla figura degli “Aizkolaris”, uomini legati al lavoro nei boschi. Dalle Isole Canarie arriverà il Salto del pastor canario, pratica dei pastori di origine berbera che utilizzano pali lunghi anche quattro metri per spostarsi con acrobazie, mentre la Grecia proporrà la Lotta unta di Sohos, simile alla Lotta Libera, dove i contendenti, con il corpo unto di olio d’oliva, si sfideranno.

Grande attesa per il gioco belga Popinjay, un tiro con l’arco verticale, il cui scopo è far cadere dei volatili di legno dai loro trespoli disposti in cima a un palo alto 27 mt e per le affascinanti Kariskàs Osto, le fruste ungheresi lunghissime eppure docilissime nelle mani dei csikòs, i frustatori della Pustza. Coinvolgerà sicuramente tutto il pubblico il Ba’ Game scozzese, giocato con una pallina di cuoio, mentre incanterà i presenti la disciplina persiana dello Zurkhaneh, palestra del corpo e dello spirito in Iran. Piazza Nogara, infine, ospiterà tre giochi di ribattuta: Ligrin, (Cipro), Bèlit (Catalogna), e Pandolo (Slovenia).

 

Teatro Romano e Palazzo Forti

Venerdì 16 settembre il il teatro Romano farà da cornice alla serata inaugurale del Festival: Scozia, Messico e Croazia renderanno omaggio alla ventesima edizione di Tocatì con melodie e balli. A Palazzo Forti, grazie alla collaborazione tra il Comune di Verona e AGA, tornerà l’osteria del gioco, uno spazio dove sarà possibile degustare vini di cantine locali e specialità gastronomiche da aziende agricole del territorio.

 

Ospiti speciali e cinema

Tra gli ospiti di quest’edizione Luciana Bertinato e Gianfranco Staccioli per un omaggio a Mario Lodi a cento anni dalla sua nascita.

Fabrizio Silei, autore del libro “Fuorigioco” (Orecchio Acerbo, 2021), racconterà con Lorenzo Bassotto come il gioco possa scrivere la storia, mentre Emily Mignanelli terrà un incontro, a cui seguirà un workshop, sul “Il linguaggio segreto del gioco infantile”.

Stefano Bartezzaghi accompagnerà, invece, il pubblico del Festival, attraverso la forza e il potere delle parole, in un viaggio trasversale tra tabù e stereotipi, passando per l’analisi delle identità e delle categorie della lingua. Tra gli ospiti di Tocatì anche Telmo Pievani e Silvia Lampis, che s’interrogheranno sul tema della serendipità come gioco del caso nella scienza, mentre Serena Mabilia, Marta Ciresa e Valeria Marchi terranno un incontro dedicato a Alighiero Boetti, artista capace di reinventare la realtà attraverso gesti impercettibili, riuscendo a creare arte con ogni cosa.

Torna in Cortile Mercato Vecchio la rassegna a cura di Bridge Film Festival: due serate che raccontano il videomaking, le associazioni del territorio, le comunità locali o internazionali di giocatori e le culture street, che sempre di più stanno prendendo piede e forma nel nostro continente. Primo appuntamento venerdì 16 settembre alle 20.45 con il documentario di Andrea Segre “Po”, che ricostruisce la tragedia dell’esondazione del Po avvenuta il 14 novembre 1951, quando l’argine sinistro del fiume cedette invadendo le terre del Polesine, una delle regioni all’epoca più povere, più misere del Nord Italia, di tutta Italia, d’Europa.

 

Le istituzioni

La tre giorni di eventi è stata presentata in municipio dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini. Sono intervenuti il presidente dell’Associazione Giochi Antichi Paolo Avigo con il vicepresidente Giuseppe Giacon, Francesca Vanzo del consiglio di amministrazione di Agsm-Aim e Andrea Marconi segretario generale della Fondazione BPV.

 

 

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