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Mentre procede la candidatura all'Unesco

Mancano contributi da sponsor e ministero, il Tocatì «salvato» dal comune di Verona

Nella prima metà dell'anno l'associazione Giochi Antichi, che organizza il Festival, aveva parlato di un possibile buco di 90.000 euro
Un'edizione del Tocatì
Un'edizione del Tocatì
Un'edizione del Tocatì
Un'edizione del Tocatì

Il comune di Verona ha stanziato un contributo straordinario di 55.000 euro per il Tocatì, il festival internazionale dei giochi di strada che si tiene in città da oltre vent'anni.

 

I soldi che mancavano

A copertura dei costi straordinari sostenuti per l’edizione 2022 del Tocatì, la Giunta ha infatti approvato il riconoscimento di un nuovo finanziamento di 55 mila euro, che si aggiunge ai 90 mila euro già erogati dal Comune a luglio di quest’anno.

Il contributo è arrivato a fronte all’imprevisto ritiro di alcuni sponsor e al venir meno di un contributo ministeriale, spiega palazzo Barbieri.

 

La candidatura all'Unesco

La decisione arriva a pochi giorni che separano dall’esito finale sulla candidatura del Tocatì al Registro delle Buone Pratiche UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, che si attende per il 1 dicembre durante la diciassettesima sessione del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale in corso a Rabat, Marocco.

 

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Marta Ugolini, assessora ai rapporti con l'Unesco, commenta: «Tocatì ha rilievo anche nel dialogo rispettoso che il festival sa instaurare con lo spazio monumentale del centro di Verona, dichiarato dal 2000, assieme alla cinta muraria magistrale, sito patrimonio mondiale Unesco. E poi il numero e la qualità dei volontari che Tocatì sa mettere in gioco rappresentano un altro patrimonio, di carattere sociale, che ha ricadute positive sulla città».

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