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Turismo

Tedesco, soggiorna tre notti, visita lago e città: l'Università svela l'identikit del turista che sceglie Verona

Turisti in piazza Bra (foto Marchiori)
Turisti in piazza Bra (foto Marchiori)
Turisti in piazza Bra (foto Marchiori)
Turisti in piazza Bra (foto Marchiori)

Tedesco, rimane in città per tre notti, visita tutto il lago e a Verona predilige i siti culturali. E' l'identikit del turista che sceglie come destinazione Verona ed come emerge da uno specifico studio universitario. Un'indagine commissionata dal Comune per conoscere i flussi turistici nell'ottica di gestirli e programmarli. 

L'indagine ha analizzato i flussi turistici di Verona e provincia dal 2006 al 2021, periodo che registra presenze turistiche in costante aumento fino al 2019, con una permanenza media in città di massimo tre giorni. Il turismo del Lago assorbe circa il 75% delle presenze annue in provincia, mentre Verona città ne intercetta circa il 15% dei flussi totali, determinati per il 45% dagli arrivi dei turisti stranieri proveniente dalla Germania. Sono questi alcuni dei dati che definiscono l’identikit dei ‘Flussi turistici del territorio veronese’, grazie al report sull’andamento degli arrivi redatto dall’Università di Verona – Dipartimento di Economia aziendale. Una iniziativa che mira ad accrescere le informazioni sul turismo e il turista, con una particolare attenzione ai fattori che ne condizionano la domanda e la scelta. Il tutto per rafforzare, in questa nuova fase post pandemica, i numeri della presenza turistica e, per il futuro, sviluppare azioni programmate d’intervento a lungo termine, in grado di raggiungere ed attrarre nuove tipologie di turisti, a livello nazionale ed internazionale.

Verona rappresenta una destinazione di riferimento in Italia grazie ad un mix di offerta diversificato che garantisce alla città e al suo territorio una forte vocazione turistica. A fine 2019, prima della pandemia, per Verona si registra l’anno con il maggior numero di presenze, pari a 18 milioni costituite per il 76% da presenze internazionali. Il 45% dei turisti stranieri è proveniente dalla Germania. Seguono i Paesi Bassi con il 10,2%, il Regno Unito il 6,6%, l’Austria il 5,1% e la Danimarca con il 3%. I turisti italiani che impattano maggiormente sul numero di arrivi, sono invece provenienti da Lombardia, per 21,3%, Veneto per il 16,2%, Emilia-Romagna per il 7,9%, Piemonte per il 6,9% e Lazio per il 6,8%. Un turismo che per circa la metà è di prossimità, composto da gite in giornata che riducono la permanenza dei visitatori.

Solo nel 2019, il 48% dei turisti stranieri ha scelto di trascorrere la vacanza sulle sponde del lago di Garda. Il 27%, invece, ha visitato Verona per la sua arte e la sua cultura e il restante 25% ha optato per un turismo montano e rurale, turismo enogastronomico, turismo legato al contesto business (fiere e congressi), e infine turismo sportivo. I fattori di attrattività maggiormente citati dai turisti stranieri sono l’Anfiteatro Arena, la Casa di Giulietta, il Museo di Castelvecchio, il Teatro Romano e la vicinanza ad altre mete di rilievo, come il lago di Garda e Venezia.

I risultati del report sui flussi turistici a Verona sono stati presentati questa mattina dall’assessore al Turismo. Presenti per il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona il professore ordinario Diego Begalli e il professore associato Ilenia Confente

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