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L’AMBASCIATORE. Da quattro anni a Yerevan

«Tante opportunità
di rapporti e sviluppo
tra italiani e armeni»

Giovanni Ricciulli, ambasciatore
Giovanni Ricciulli, ambasciatore
Giovanni Ricciulli, ambasciatore
Giovanni Ricciulli, ambasciatore

KRASAR (ARMENIA)

Prima di tagliare il nastro della nuova scuola in pietra, l’ambasciatore d’Italia in Armenia, Giovanni Ricciulli, visita il villaggio e la scuoletta in prefabbricato, la Scuola Verona, costruita da L’Arena nel 1989. Con lui c’è Garen Kökciyan, l’ingegnere armeno promotore del nuovo edificio in muratura.

«Sono due opere frutto della grande generosità degli italiani, che hanno consentito e consentiranno ancora di mantenere l’istruzione in questo piccolo centro sperduto, per dare futuro a tanti ragazzi», dice Ricciulli, che esprime «un grande ringraziamento al giornale L’Arena, per quanto continua a fare per l’Armenia, e all’ingegner Kökciyan, per aver realizzato il nuovo edificio». Ricciulli, calabrese, è da quattro anni attivo in Armenia, nella capitale Yerevan, a 180 chilometri da Krasar. Sottolinea, l’ambasciatore, che i rapporti tra l’Italia e l’Armenia, oltre che improntati alla massima cordialità, siano già consolidati a livello istituzionale, ma anche in crescita dal punto di vista economico e culturale.

«In numerosi settori la cooperazione e gli scambi sono già stati implementati di recente», spiega Ricciulli, «grazie a incontri avvenuti anche a Roma, con imprenditori e amministratori italiani e armeni. Sul fronte dell’agricoltura, ma anche dell’agroindustria e delle energie rinnovabili, il ruolo dell’Italia qui può essere rilevante».

E.G.

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