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ll progetto definitivo di Rfi prevede 6,6 chilometri di nuovi binari

Sottopassi, scalo merci, nuovo ponte: così l’Alta velocità attraversa la città

I cantieri dell’Alta velocità da Brescia a Verona lungo l’autostrada Serenissima
I cantieri dell’Alta velocità da Brescia a Verona lungo l’autostrada Serenissima
I cantieri dell’Alta velocità da Brescia a Verona lungo l’autostrada Serenissima
I cantieri dell’Alta velocità da Brescia a Verona lungo l’autostrada Serenissima

Contiene un mare di informazioni e di sorprese il progetto definitivo che Rfi, Rete ferroviaria italiana, ha presentato al Comune per il tracciato dell’Alta velocità in città. Si tratta di 6,6 chilometri di nuova linea ferroviaria che correrà in affiancamento a quella attuale, partendo dall’ingresso a ovest, cioè verso Brescia, dove servirà creare un collegamento in località Cason per il Quadrante Europa, fino allo sbocco a est, dopo Porta Vescovo in direzione di Vicenza e Padova. Mentre la tratta Brescia-Verona ovest è in carico al Consorzio Cepav Due che sta proseguendo con i lavori e la tratta Verona-Est Vicenza al general Contractor Iricav, per il tratto cittadino Rfi prevede un appalto integrato, e se ne prenderà cura direttamente. Del resto, si tratta di interventi molto delicati e strategici su centrali tecniche e nodi di smistamento che richiedono grande attenzione. Il progetto, che è andato all’attenzione del Consiglio comunale ed è stato approvato, con una sospensione di giudizio però in merito alla proposta di sottopasso per il parco urbano del Central park che andrà approfondita per i costi elevati, prevede infatti interventi di potenziamento della stazione di Porta Nuova con nuovi binari e marciapiedi, potenziamenti per la stazione di Porta Vescovo con nuovi binari per la manutenzione e un posto di movimento ferroviario. Ma soprattutto sono una dozzina le interferenze sulla viabilità cittadina che richiederanno modifiche ai sottopassi stradali ed è prevista anche la costruzione di un nuovo ponte sull’Adige in affiancamento a quello attuale, verso il Pestrino per ospitare i binari dell’Alta velocità.

Obiettivo 2030 Ci sono poi 15 milioni di compensazioni (il 2% dell’intera spesa ferroviaria sostenuta) che Rfi prevede per le opere a favore del Comune e che il Consiglio ha chiesto di valutare più approfonditamente. Vediamo quindi, mappa alla mano, dove il progetto ferroviario andrà a interferire con la viabilità dei quartieri, partendo da ovest. Ricordando che l’attivazione di questi 6,6 chilometri di Tav, secondo le schede di Rfi, è prevista nel 2030 per una spesa di oltre 750 milioni (376 a est e 380 a ovest).

 

 

Lo snodo per il Quadrante Europa Si prevede la realizzazione, in località Cason, di un nuovo fascio merci con 3 binari e relativa asta funzionale a migliorare il collegamento al Quadrante Europa per gli arrivi/partenze merci lato Milano a valle della dismissione funzionale dell’esistente scalo merci di Porta Nuova.

Sottovia di via Albere sud Il manufatto, composto da due sottopassi separati con una luce in mezzo di 11 metri, sarà ampliato con due interventi sul lato nord per allargare la sede dei binari.

Sottopasso di via Contrada Polese Quest’opera è ubicata nei pressi dello scalo merci di Porta Nuova, vicino a stradone Santa Lucia; anche qui la copertura del sottopasso sarà allargata aggiungendo un ponte a travi incorporate che permetterà di ampliare verso sud la sede ferroviaria e ospitare i binari della Tav.

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Via Fedrigoni In uscita dalla stazione di Porta Nuova, poco prima del ponte sull’Adige, la linea storia affianca via Fedrigoni e gli impianti sportivi Consolini; si prevede lo spostamento della viabilità esistente per un tratto di 200 metri e la riduzione della strada a una corsia, per cui via Fedrigoni diventerà a senso unico.

Acciaierie Pittini Attualmente nelle aree dell’ex Officine Galtarossa esiste un sottopasso stradale di servizio che permette di passa sotto la ferrovia; quest’opera verrà tombata da Rfi e verrà realizzata una nuova viabilità con relativo nuovo sottopasso poco più a est rispetto all’esistente e di dimensione idonee al passaggio degli autoarticolati nell’area industriale. Sempre all’interno della proprietà delle Acciaierie è previsto il prolungamento di 3 sottopassi per mantenere il collegamento tra le aree separate dalla linea ferroviaria.

Sottopasso di via Campo Marzo Attualmente si tratta di un arco in muratura affiancato da un ponte a travi. Il sottopasso dovrà essere prolungato e quindi è prevista la demolizione dell’intero ponte a travi incorporate che sarà sostituito da una struttura scatolare in cemento armato.

Sottopasso di via Ligabò A Porto San Pancrazio il sottovia è posizionato in via Ligabò (vicino al bivio per andare verso al cimitero monumentale) ed è costituito da due manufatti affiancati; uno è costituito da un ponte a travi incorporate, l’altro da una struttura ad arco in muratura. Il sottopasso verrà prolungato con un impalcato a travi incorporate sul lato Est del sottopasso attuale.

Stazione di Porta Vescovo È previsto il rifacimento dell’accesso alla stazione, in particolare verrà modificato l’attuale Buso del Gato: verrà installata una rampa disabili con pendenza dell’8 per cento e pianerottoli di riposo ogni 10 metri. La soluzione prevede anche il ripristino della scala fissa mediante una rampa e la parziale demolizione del muro di recinzione esistente delle officine meccaniche di Trenitalia.

Maurizio Battista

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