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La ripartenza

Sold out per Vinitaly, Verona torna a riempirsi: hotel e b&b esauriti

Turisti sul Liston
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Grazie al Vinitaly, la stagione turistica ingrana la marcia facendo registrare il tutto esaurito negli alberghi del centro e dintorni per i giorni di Fiera. E le previsioni per Pasqua fanno ben sperare, con una previsione di camere occupate che sfiora il 90 per cento. La situazione sembra essere ancora più rosea per l’extra alberghiero: molti b&b e affittacamere, sempre in centro, sono già sold out non solo per Pasqua ma anche per 25 aprile e Primo maggio.

Dopo il lago, che negli ultimi giorni ha registrato un boom di prenotazioni in vista della primavera, oro sono gli albergatori cittadini a tirare un sospiro di sollievo. Dopo il Covid e con una situazione internazionale molto tesa, il settore è rimasto con il fiato sospeso fino all’ultimo. Le prenotazioni, dopo un primo balzo in avanti dovuto al progressivo miglioramento della situazione pandemica, hanno subìto un nuovo stop all’inizio della guerra, dal 24 febbraio in poi. Uno choc durato però non più di una decina di giorni, spiegano gli addetti ai lavori che ora parlano di «cauto ottimismo». Tutto esaurito «Sarà un Vinitaly da tutto esaurito, non ancora come il 2019 ma comunque finalmente vivo e reale», spiega Giulio Cavara, presidente di Federalberghi Verona. «sono solo tre giorni ma rappresentano una vetrina mondiale molto importante».

Una visione positiva che si protrae anche una volta calato il sipario sulla kermesse dei vini. «Per Pasqua stiamo progressivamente riempiendo le camere», aggiunge, «siamo a un quasi 70 per cento di prenotazioni, il tempo sembra essere dalla nostra e in previsione stimiamo di poter occupare circa 9 camere su 10». Manca all’appello, oltre ovviamente a quello russo, il turismo americano e australiano. «Realtà per noi certamente importanti», rimarca Cavara, «ma frenate, al momento, dal timore di una guerra così vicina». Altro nodo, quello della permanenza media: molto bassa, come accadeva già prima del Covid, inferiore alle due notti. Fiera e Pasqua «Siamo al completo e non era affatto scontato. Le tempistiche con le quali si è “scontrato“ il nostro lavoro hanno tenuto tutti, fino all’ultimo, con il fiato sospeso.

 

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Tradizionalmente Vinitaly fa registrare il tutto esaurito con mesi di anticipo: così non è accaduto quest’anno, fino ai primi di marzo la disponibilità c’era ancora. Penso che questo abbia in parte penalizzato le strutture della provincia che, vedendo la malparata ed essendo molto difficile fare previsioni, si sono trovate a dover abbassare i prezzi. Si lavora, dunque e per fortuna, ma con minori margini», analizza Alessandro Tapparini, presidente di Cooperativa Albergatori. Il portavoce di categoria rileva anche un ritorno della clientela inglese e conferma la criticità della bassa permanenza media. Tuttavia, «dopo anni di blocco pressoché totale, confidiamo che questo torni ad essere presto il problema da affrontare», commenta Tapparini. Non solo alberghi Pur quantificabile con meno precisione, la situazione sembra molto positiva anche per le strutture ricettive extra alberghiere. Tra b&b, appartamenti e affittacamere, l’entusiasmo è palpabile. E i venti di ripartenza soffiano forte. «Per Vinitaly tutto esaurito da tempo, idem per Pasqua, 25 aprile e 1 maggio. E non è tutto: la stagione è partita davvero bene e prosegue già spedita guardando alla stagione in Arena, le date in cui Zucchero suona sono già sold out. Moltissimi italiani, francesi e spagnoli in netto aumento, addirittura qualche russo, che ha spiegato di passare dalla Turchia pur di raggiungere l’Italia e Verona», racconta Stefano Napolitano del b&b Giardino Giusti House & Court, che gestisce 24 camere più alcune strutture di lusso. E un’altra collega: «Ho riaperto da non molto. In pochi giorni ho avuto un boom di chiamate: tutto esaurito per Vinitaly e per Pasqua. E il telefono squilla in continuazione. Finalmente», sospira Eleonora Lovato del Relais Madama Verona..

Ilaria Noro

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