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COME IN UNA FIABA

Sofia corona il suo sogno, una giornata da Cenerentola

In carrozza a palazzo Barbieri con la Fondazione Make A Wish
Sofia con i genitori sulla carrozza di Cenerentola
Sofia con i genitori sulla carrozza di Cenerentola
Sofia sulla carrozza di cenerentola (Pas

Sofia balla con il Principe Azzurro e sorride come non mai. La dodicenne veronese, affetta dalla sindrome di Rett, rara patologia neurologica dello sviluppo, ha coronato ieri il suo sogno. Grazie alla Fondazione Make A Wish ha raggiunto Palazzo Barbieri in carrozza, come Cenerentola e, dopo avere affrontato la scalinata in braccio al papà e contornata di amici, si è ritrovata tra le braccia di un giovane “principe”.

«I sogni sono desideri» - e non poteva essere altrimenti – ha fatto da colonna sonora ai volteggi nell'atrio del Comune, mentre tutt'intorno la corte del Principe Reboano, con i costumi tipici, ha contribuito a ricreare l'atmosfera da gran ballo di corte. «Portare gioia a chi è più fragile fa parte di quel lancio di coriandoli che per noi avviene tutto l'anno», dice Paolo Dalla Via, principe Reboano in carica, parlando a nome del comitato benefico Filippini.

«È nel Dna del gruppo prestarsi a simili iniziative e non appena ci hanno coinvolti abbiamo aderito all'istante. I genitori ci hanno confidato che hanno visto la loro bambina sorridere come non mai e questo ci appaga». L'evento è stato organizzato dalla Fondazione genovese Make-A-Wish, nata per esaudire i sogni dei piccoli malati o affetti da gravi disabilità. Avrebbe dovuto svolgersi a gennaio, mese in cui Sofia compie gli anni, ma la pandemia ha fatto posticipare la data.

Il primo sogno della ragazzina sarebbe stato di conoscere Shakira, ma anche in questo il Covid non ha aiutato. Ecco quindi che – con l'ausilio dell'associazione di Corte Molon, la Horse Valley - si è data concretezza al secondo sogno, vivere una giornata da principessa, che si è conclusa con merenda a palazzo Erbisti. L’intera giornata è stata possibile grazie al contributo di Bauli, che dal 2020 supporta l'associazione.

Chiara Bazzanella

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