Chi l'ha detto che i settentrionali sono i meno «calorosi» e i più fedeli? Secondo la piattaforma per incontri extraconiugali Ashley Madison, il Veneto domina la classifica con quattro città tra le prime «20 città più fedifraghe».
Se i «cugini» vicentini perdono il primato conquistato lo scorso anno cedendo la vetta della classifica ai triestini, Verona resta fuori di poco della top ten, stabile all'11° posto come nel 2021.
Nei piccoli centri urbani il desiderio cresce
Come dicevamo, la Top 20 delle città più infedeli vede le città settentrionali più inclini a un «love affaire» extraconiugale a discapito di quelle meridionali che, fatta eccezione di Napoli, sono sparite dal ranking. «È interessante osservare come i piccoli centri urbani stiano conquistando posizioni significative in questa lista nonostante la densità di popolazione sia davvero esigua rispetto alle grandi città del nord e centro Italia», dichiara Christoph Kraemer, Managing Director di Ashley Madison per l’Europa. «Sono le regioni del Nord a detenere un numero più alto di città ove vi è il maggior picco di intraprendenza sessuale durante la stagione invernale».
In testa alla classifica vediamo appunto il Veneto con ben 4 città: Vicenza (2°), Verona (11°), Padova (13°) e Venezia (16°). Mentre le regioni del sud, fatta eccezione per la Campania con Napoli alla 20° posizione, sono praticamente assenti. Cagliari e Catania, infatti, sono sparite dalla top 20 in cui l’inverno scorso occupavano rispettivamente la 9° e la 15° posizione.
Le new entry rispetto allo scorso inverno in questa top 20 sono Prato (5°), Genova (6°) e Pisa (10°). I grandi centri urbani come Roma e Milano, comparse tra le prime 4 città della classifica dell’estate scorsa, continuano a mantenere buone posizioni, rispettivamente alla 3° e 4° posizione.
Effetto Winter Blues
Ora che la colonnina di mercurio scende in picchiata, secondo gli esperti della Ashley Madison, sale il desiderio di trovare rifugio, non solo dalle temperature, che quest’anno con la crisi energetica potrebbero diventare particolarmente rigide, ma anche per ripararsi da stress, traffico, impegni, colleghi e responsabilità varie ed evadere dalla routine. Per non parlare del calo di umore riconducibile ad una minore esposizione alla luce solare, ad esempio il famoso «Winter Blues» , che colpisce fino all’11,5% della popolazione italiana in base anche all’area geografica di appartenenza e alla minor esposizione alla luce solare.
«Al di là del Winter Blues, il periodo invernale è da sempre molto ricco di elementi simbolici. Calore, vicinanza, luci, neve, vacanze, attenzioni e tempo si accostano a immagini di incontri sbocciati davanti ad un camino», spiega la dottoressa Marta Giuliani, Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa Clinica e Socia Fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia. «I doveri, il disincanto e le preoccupazioni della vita quotidiana lasciano spazio ad un periodo magico e a tratti regressivo, in cui sogni, bisogni e aspettative di tutto l’anno possono finalmente trovare forma. Nonostante a volte in questo periodo si possa più facilmente entrare in contatto con le proprie fragilità e la propria solitudine, è più probabile che le aspettative sociali ed individuali possono generare una ricerca – più o meno consapevole – di nuovi spazi di intimità, finalizzati alla semplice condivisione di specifici momenti oppure ad una vera e propria fuga dalle routine dei mesi precedenti».