<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Università di Verona

Sicurezza e privacy nelle chat: Giacobazzi vince il Whatsapp research award

Premiato il docente con la ricerca che ha l'obiettivo di "assicurare correttezza e sicurezza nelle infrastrutture critiche che ci circondano”
Roberto Giacobazzi, docente dell'Università di Verona
Roberto Giacobazzi, docente dell'Università di Verona
Roberto Giacobazzi, docente dell'Università di Verona
Roberto Giacobazzi, docente dell'Università di Verona

Roberto Giacobazzi, docente di Informatica e prorettore dell’università di Verona, si è aggiudicato il Whatsapp research award 2022 per un progetto di ricerca realizzato insieme a Francesco Ranzato dell’università di Padova e Patrick Cousot, della New York University. Tra le 62 le proposte di ricerca candidate da 52 università e istituzioni da tutto il mondo, solo sei progetti, incluso quello presentato dal team di Giacobazzi, sono risultati vincitori.

Il premio prevede un finanziamento di 50 mila dollari alla ricerca dal titolo “Privacy program analysis by abstract interpretation”, cioè la qualità della privacy del software della popolare applicazione di chatting Whatsapp, uno dei prodotti di punta della piattaforma Meta Inc., proprietaria anche di Facebook. Un nuovo e prestigioso riconoscimento per il team guidato da Giacobazzi che arriva a pochi mesi di distanza dall’Amazon research award.

Assicurare la sicurezza delle tecnologie che usiamo

“Le moderne società dell'informazione - commenta Giacobazzi - hanno bisogno di software ultra-affidabile, robusto e sicuro. La nostra ricerca ha lo scopo di analizzare il flusso delle informazioni all’interno di App di grandissime dimensioni e che manipolano dati sensibili, come appunto il sistema di messaggistica WhatsApp. Questa analisi non può essere fatta manualmente viste le dimensioni che sono nell’ordine delle decine di migliaia di linee di codice. Abbiamo, quindi, bisogno di rendere automatica questa analisi, ovvero di utilizzare uno (o più computer) per capire cosa fanno questi programmi e soprattutto se garantiscono privacy. Il mio gruppo di ricerca assieme ai colleghi di Padova e di New York è attivo da anni in questo settore. Questo premio ci gratifica per gli sforzi fatti e per quelli che continueremo a fare per assicurare correttezza e sicurezza nelle infrastrutture critiche che ci circondano”.

Whatsapp ha lanciato per la prima volta a giugno il premio di ricerca per favorire ulteriori innovazioni in questo settore e per approfondire e aumentare la collaborazione con il mondo accademico, invitando docenti e atenei a rispondere a questo progetto. Dino Distefano, director of Engineering per Whatsapp, riconosce la centralità del ruolo della privacy nella applicazione e sottolinea come l’analisi del programma sia un’area di ricerca fondamentale per garantire che il software soddisfi gli elevati standard di privacy richiesti dall’azienda.

Suggerimenti