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I dati del Ministero

Scuola e imprese: il 52% degli studenti veneti sceglie istituti tecnici e i professionali

Uno studente nel laboratorio di un istituto tecnico
Uno studente nel laboratorio di un istituto tecnico
Uno studente nel laboratorio di un istituto tecnico
Uno studente nel laboratorio di un istituto tecnico

Il Veneto è primo in Italia per iscrizioni agli istituti tecnici. Infatti il 38,3% degli iscritti alle scuole superiori sceglie percorsi tecnici (economico e tecnologico), il 47,7% sceglie i licei e il 14% gli istituti professionali, anche in questo caso con una percentuale che colloca la nostra regione tra le prime a livello nazionale. E' quanto emerge dai dati del Ministero dell’istruzione sulle iscrizioni all’anno scolastico 2022/2023, che rilevano a livello nazionale una crescita degli istituti Tecnici e i Professionali a fronte del 56,6% degli studenti che in Italia sceglie i Licei.

Un incremento, che sul nostro territorio, può essere letto come una risposta alla richiesta delle aziende di profili tecnici, sempre più introvabili. Una vera e propria emergenza per gli imprenditori. 

Nel dettaglio, per quanto riguarda i licei, il 6% degli studenti che a settembre inizieranno le superiori ha scelto l’artistico, il 3,7% il classico, il 6,3% il linguistico, l’8,1% lo scientifico e il 5,4% il liceo delle scienze umane. L’11,2% il liceo delle scienze umane opzione scienze applicate e il 4,1% quello con opzione economico sociale, lo 0,4% il liceo europeo e la stessa percentuale il liceo coreutico sezione musicale, l’1,8% lo scientifico a indirizzo sportivo. Per i tecnici, il 14,8% dei ragazzi veneti ha scelto l’indirizzo economico e il 23,5% quello tecnologico. Infine i professionali che hanno raccolto il 14% delle preferenze.

“Il primato nazionale del Veneto nelle iscrizioni agli istituti tecnici è frutto del poderoso lavoro di valorizzazione e di comunicazione messo in atto in stretta collaborazione tra Ufficio Scolastico Regionale, mondo delle imprese e Regione del Veneto”, commenta Elena Donazzan, assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro. "Sommando l’area tecnica e quella professionale". aggiunge, "vediamo che nella nostra regione gli studenti prediligono percorsi fortemente votati alle aree che maggiormente dialogano con il mondo delle imprese. E questo rappresenta un elemento di forza su quale continueremo a puntare, anche investendo sullo sviluppo degli ITS, ossia sull’alta formazione tecnica che sta riscontrando un crescente successo grazie alle forti sinergie tra scuola, imprese e mondo dell’università”.

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