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Il dato in controtendenza con quello nazionale

Verona: sempre più studenti scelgono gli istituti tecnici, sempre meno i licei

I dati resi pubblici dall'Ufficio scolastico territoriale di Verona sulle iscrizioni online al prossimo anno scolastico 2023/24
Studenti a Job e Orienta
Studenti a Job e Orienta
Studenti a Job e Orienta
Studenti a Job e Orienta

Gli studenti veronesi preferiscono gli istituti tecnici più dei loro compagni del resto d'Italia. Li hanno scelti il 37,9% dei ragazzi e delle ragazze che a settembre andranno in prima superiore (in termini assoluti 2.662 alunni) contro la media nazionale del 30,9% e con un incremento dell'1,6% rispetto a un anno fa. È lo spaccato che emerge dai primi dati resi pubblici dall'Ufficio scolastico territoriale sulle iscrizioni online al prossimo anno scolastico 2023/24, che si sono chiuse il 31 gennaio. I numeri sono provvisori e fanno riferimento alle sole scuole statali. 

 

QUI I DATI DELL'ANNO SCORSO

 

Pochi al liceo, tanti all'istituto tecnico

A ogni buon conto, assegnano a Verona un primato ambivalente. Da un lato, la più alta quota di ragazzi indirizzati a una formazione tecnica o professionale: 3.552 in totale (di cui 890 iscritti nelle scuole professionali) pari al 50,6% del totale. Dall'altro, la quota più bassa mai registrata di studenti che hanno scelto un liceo: sono 3.470, ossia il 49,4%, contro il 50,5% di un anno fa e contro la media nazionale del 57,1%. 
Nel veronese la forbice tra l'istruzione liceale e la tecnico-professionale non è mai stata particolarmente ampia, ma per la prima volta si registra il sorpasso.

 

Perché a Verona si scelgono di più gli istituti tecnici

«Questi dati raccontano molto della specificità del territorio, che ha anticipato il progressivo riallineamento tra i due percorsi d'istruzione. Inoltre evidenziano indirettamente l'efficacia dell'attività di orientamento, che nel veronese è una tradizione radicata», commenta il provveditore di Verona, Sebastian Amelio. «Ciò significa che nello sviluppo del sistema scolastico dobbiamo fortemente lavorare per consolidare la filiera dell'istruzione tecnica e professionale attraverso il raccordo con gli istituti tecnci superiori, i progetti d'istruzione e formazione tecnica superiore e il sistema di istruzione e formazione professionale». 
I dati diffusi dal Ministero dell'Istruzione, in questo caso su base regionale, fotografano invece le scelte delle famiglie per quanto riguarda gli indirizzi di studio.

 

Le scuole che calano di più

In Veneto, in termini di preferenze, il calo più significativo da un anno all'altro, pari allo 0,5%, lo registra il liceo scientifico con opzione delle scienze applicate, dove l'informatica ha sostituito il latino. Questo rimane comunque l'indirizzo più popolare, scelto dal 10,6% degli iscritti al primo anno, seguito dal liceo scientifico «tradizionale», dal linguistico e dall'artistico. Prosegue invece la «crisi» del liceo classico, che quest'anno non supera il 3,5%, contro il 3,7% di un anno fa. 
Il settore economico degli istituti tecnici è cresciuto di quasi due punti percentuali, con l'indirizzo amministrazione, finanza e marketing che risulta il più scelto (12,2%). Il settore tecnologico è invece sceso leggermente (22,3%, un anno fa era il 23,5%), ma informatica e telecomunicazioni rimane l'indirizzo più popolare (6%), seguito da meccanica, meccatronica ed energia.
Le scuole professionali accoglieranno alunni soprattutto negli indirizzi enogastronomia e ospitalità alberghiera, servizi per la sanità e l'assistenza sociale e manutenzione e assistenza tecnica. L'istruzione professionale è in calo in tutta Italia, con una media del -0,6%. Ma il decremento si ferma al -0,4% a Verona, dove il tessuto produttivo è presente e vivace e in grado di assorbire i diplomati professionali. 

Laura Perina

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