Prepariamoci: farà caldo, tanto caldo come non capitava in maggio da cinque anni. Dopo un weekend con temperature fra 28 e 30 gradi, ci aspetta un’intera settimana caratterizzata da temperature massime fra 6 e 8 gradi oltre la media. Un grande campo di alta pressione localizzato nel cuore del Mediterraneo produrrà non solo forte soleggiamento e compressione dell’aria (quindi un aumento fisiologico delle temperature) ma orienterà le correnti dall’Africa settentrionale. Almeno fino a domenica prossima, il tempo non cambierà di una virgola: gran sole, ma soprattutto temperature in forte aumento, come pure l’afa.
Già oggi pomeriggio sono attesi valori massimi vicini ai 30 gradi, pur con il cielo macchiato da qualche nube a carattere cumuliforme. Ma è da domani che l’anticiclone premerà sull’acceleratore dell’afa portando le temperature pomeridiane sui 31/32 gradi. L’apice della calura sarà fra giovedì e venerdì con massime sui 33°. Farà caldo anche in quota con termometro sui 25/26 gradi attorno ai mille metri. Anche sabato l’afa non mollerà la presa, ma nel pomeriggio salirà molto l’allerta di temporali che potrebbero essere localmente di forte intensità.
Pur di fronte ad un’ondata africana di una certa intensità, appare improbabile che l’assalto ai record possa avere successo. Il primato del caldo in maggio appartiene al giorno 25 del 2017: quasi 37 gradi in città, un valore mai toccato negli ultimi cent’anni e avvicinato solo nel 2007 con quasi 35°. Negli ultimi anni maggio è stato in realtà spesso molto instabile e piovoso, se non freddo, a tratti molto più simile ad aprile. L’anno scorso nemmeno si superarono i 25° e così fu anche nel 2019 nel maggio delle bufere di neve a metà mese in Lessinia e sul Baldo già oltre gli 800 metri di quota. Più in generale, il maggio più caldo dal 2010 ad oggi è stato quello del 2017: 32 gradi di massima mensile, registrati però solo in un pomeriggio.
Quest’anno, insomma, maggio si candida a divenire il più caldo dell’ultimo decennio. Difficile fare previsioni sulle prossime settimane e sull’estate ormai prossima. Certo è che la strada pare tracciata come nel caso di stagioni eccezionalmente calde, 2003 e 2015 in testa.