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Il caro energia

Ristorazione e caro bollette: dai dolci allo spritz, i rincari ricadono anche sui clienti

Prepariamoci a un inverno difficile. Anzi, bollente: certo non per le temperature ma per i prezzi. Lo sarà sopattutto quando per il freddo non berremo più il caffè o lo spritz all'aperto ma all'interno dei locali dove il costo del riscaldamento, a causa dell'impennata del prezzo del gas, peserà sullo scontrino forse più dell'aria condizionata.


Le bollette  Confcommercio Verona ha invitato le aziende associate a partecipare all'iniziativa «bollette in vetrina» postando sulla pagina Facebook le due fatture del mese di luglio 2021 e 2022. Un confronto che evidenzia quanto pesa l'energia elettrica nelle camere d'albergo, nelle cucine o nel piccolo negozio di quartiere.


Hotel All'Hotel Saccardi di Caselle di Sommacampagna (4 stelle) è passata dai 21 mila euro, ai 62 mila giusto 12 mesi dopo. «In vista dell'aumento del gas abbiamo pensato di investire nel fotovoltaico ma il risparmio è poca cosa, intorno al 10 per cento», dice la titolare Giulia Saccardi.
Al Madrigale di Costermano (4 stelle S), il salto in bolletta è stato da 6 mila a 33 mila. Spegnere l'aria condizionata? «A parte il fatto che per conservare la classificazione bisogna rispondere a precisi paramenti, e poi i turisti ancora oggi chiedono 22 gradi in camera anche se con le temperature molto meno afose potrebbe bastare aprire le finestre», aggiunge Silvia Bonometti, titolare con il marito Francesco Tondini dell'hotel con vista sul lago già passato al fotovoltaico che copre solo parte della spesa. L'abbigliamento – Quanto costerà in più ai veronesi farsi belli e godersela? Un giro per il Centro può aiutare. Nei negozi di abbigliamento che propongono già giacche, maglioni e pantaloni invernali, di bollette in vetrina al momento non c’è traccia, ancora appesi invece quelli dei saldi fino al 70 per cento.


Condizionatori Porte aperte e aria condizionata ma molti negozi sono dotati di apparecchiatura che recupera l'aria che esce dai bocchettoni. Paolo Mazzi titolare del San Nicolò ammette che «sì, le fatture per l'energia elettrica sono triplicate, ma abbiamo fatto musina con l'impennata delle vendite grazie ad una nutrita presenza di turisti che amano il made in Italy, soprattutto del Nord Europa e americani, poi i tedeschi. A dirla tutta, la stagione estiva 2022 è stata importante. Per l'inverno non sono previste variazioni dei prezzi, un +15 per cento per l'anno prossimo quando mediamente il rialzo era del 5 per cento, e qui pesano i costi per la trasformazione delle materie prime e dei trasporti».


Movida E la movida? Dovremo centellinare spritz o caffè? Si parla di un aumento del 5 per cento. Ai Lamberti di piazza Erbe la titolare Sabrina Bergamasco ammette che «dovremo rivedere i prezzi del menù per l'aumento dei costi delle materie prime, pomodoro, mozzarella e vino su cui pesa il trasporto. I nostri clienti continueranno a sedere all'aperto grazie ai funghi riscaldanti». 
Per l'aumento del costo di burro, uova e latte, torte e brioches alla pasticceria Flego sono lievitate del 10 per cento, nel prezzo di vendita. «E ci fermiamo qui», dice Marco Flego, «altrimenti chi verrebbe più a bere un caffè. E a dispetto di un luglio deludente per un turismo di qualità bassa, agosto è stato un bel vedere di nordeuropei e americani che quando entrano in negozio, non guardano il prezzo e comprano. Vedremo con l'aumento del gas».


Ristoranti Molti ristoranti hanno rivoluzionato le cucine abbandonando il gas per i fornelli a induzione; riuscendo a gestire il salasso-bollette per l'elettricità guardano con minor timore all'inverno; nelle trattorie a cottura tradizionale ci sarà da rivedere il costo del menù. La signora Silvana titolare della Trattoria all'Isola conferma «il luglio magro ed l'agosto che viaggia. Siamo da poco rientrate dalle ferie e abbiamo trovato la segreteria telefonica piena di richieste di prenotazioni, peccato esser state in vacanza. Le previsioni nere dell'inverno? Che Dio ci aiuti».

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Il gelato Pesantissime le bollette anche nella pasticceria del freddo. Dalla rinomata gelateria Savoia in via Roma il titolare Marco guarda la lunga coda che chiede crema Savoia, bergamotto e salvia, gianduiotto. «La bolletta non ce l'ho in negozio ma credetemi, dai 2.200 euro del luglio 2021 è balzata ai 6.700 un mese fa. Ringraziando il cielo c'è un enormità di turismo, mai così bello: gli stranieri arrivano e mostrano la foto del gusto suggerito dagli amici che hanno già visitato la nostra città. Qualcosa non quadra però in questo aumento delle bollette: c'è una sorte di mercato aperto dove i distributori di energia si fanno una fortissima concorrenza e io continuo a ricevere offerte allettanti, avvalorando l'ipotesi che la guerra in Ucraina centra fino a un certo punto». 

Anna Perlini

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