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A palazzo Barbieri

Tommasi proclamato sindaco: «Ora concretezza e vicinanza. C'è bisogno di tutti, anche di chi non la pensa come noi»

Damiano Tommasi con la fascia tricolore di sindaco
Damiano Tommasi con la fascia tricolore di sindaco
Damiano Tommasi proclamato sindaco

Dopo aver vinto il ballottaggio contro il sindaco uscente Federico Sboarina, oggi Damiano Tommasi, della coalizione Rete!, è stato ufficialmente proclamato sindaco di Verona, per il quinquennio 2022/2027. Alle 11, nella sala Arazzi di Palazzo Barbieri, il giudice dell’Ufficio elettorale comunale ha proclamato gli eletti, cioè i 36 consiglieri comunali più il sindaco, che è il trentasettesimo. E i consiglieri eletti nelle otto circoscrizioni cittadine.

 

 

Un emozionato Tommasi ha ricevuto la fascia tricolore e poi ha tenuto il suo primo discorso ufficiale da sindaco.

«Ringrazio quanti hanno contribuito a questo risultato. Quello che sarà Verona da qui in avanti dipenderà da tutti, a prescindere da quello che è stato scelto alle elezioni, perché una città si costruisce con le piccole cose di tutti i giorni a cui tutti devono contribuire.

Sento una grande responsabilità: quello che si è creato a Verona è qualcosa di più grande rispetto alla mia proclamazione. Verona ha fatto una scelta e portarla avanti è un grande peso e una grande sfida che voglio portare avanti con chi ha dimostrato di voler essere protagonista della propria città. Per costruire una città c'è bisogno di tutti anche di chi non la pensa come noi.

Verona ha tante cose, è tante cose, è di più di quello che viene raccontato. Ci saranno momenti complicati e di frustrazione, ma ci saranno tanti momenti in cui saremo felici di fare della nostra città qualcosa di nuovo.

Non sono avvezzo ai discorsi istituzionali, forse andrò fuori protocollo. Sono contento della pressione che c'è, ora la sfida è fare del nostro modo di fare politica buona amministrazione per dare a Verona quello che ambisce ad ottenere.

Abbiamo ricevuto attestati di stima e collaborazione da tante amministrazioni di tutta Italia. Il senso di Rete che abbiamo comunicato è stato colto anche all'esterno, sempre nei modi nei quali abbiamo condotto la campagna elettorale e festeggiato questa storica tornata.

La gente si attende la concretezza e la vicinanza di una città che mette da parte le bandierine e pensa al benessere dei propri cittadini. Sono contento di non sentirmi da solo in questa nuova esperienza: si è animata tanta bella gente, spero che la nostra amministrazione sia facilitatore di questo entusiasmo e riesca a trattenere le proprie risorse migliori, cioè i suoi giovani

Grazie anche a tutti i media per come racconteranno Verona fuori dalle mura: anche questa è una grande responsabilità». 

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Il neosindaco, alla guida del raggruppamento di centrosinistra, formato da sei liste, avrà a breve anche un incontro con i 22 consiglieri comunali della sua maggioranza - la minoranza ne ha 14 - con cui sarà in Consiglio visto che lui, il sindaco, è il trentasettesimo consigliere. Tommasi dovrebbe tornare nell’ufficio del sindaco al primo piano di Palazzo Barbieri, nella parte storica del municipio. Sboarina invece aveva scelto il terzo piano, quello in cui ci sono la maggior parte degli uffici degli assessori. Da oggi il sindaco avrà dieci giorni per inviare la lettera di convocazione del Consiglio comunale, che dovrà riunirsi entro i dieci giorni successivi. Il termine massimo è il 19 luglio. In quella occasione il sindaco presterà il giuramento. A presiedere la prima seduta sarà Veronica Atitsogbe, risultata la consigliera più eletta della lista, Damiano Tommasi sindaco, che ha raggiunto la maggiore percentuale, il 15,94 per cento. In quella occasione il sindaco comunicherà la composizione della sua Giunta. Nell’ambito degli accordi di coalizione sui 10 assessorati rientra anche la carica di presidente del Consiglio comunale che pure sarà eletto dai consiglieri durante la prima seduta, con i due vicepresidenti, uno in quota alla maggioranza e uno alla minoranza. La presidenza del Consiglio comunale dovrebbe andare, comunque, a Stefano Vallani, del Pd, consigliere uscente, confermato. 

Enrico Giardini e Riccardo Verzè

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