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La prima campanella

Al via l'anno scolastico: nel Veronese 1.600 studenti in meno. Superiori: ecco dove calano e dove aumentano

Comincia in Veneto lunedì 12 settembre l'anno scolastico 2022/2023. A Verona meno iscritti nelle scuole per effetto del calo demografico
Bambini al primo giorno di scuola
Bambini al primo giorno di scuola
Bambini al primo giorno di scuola
Bambini al primo giorno di scuola

«Siamo all'inizio di un nuovo anno scolastico, l'avvio di un percorso che non è solo un programma di lezioni, di ore di studio, di acquisizione di nozioni e di prove di apprendimento. È soprattutto una fase di crescita personale come individui e come cittadini. Un momento della vita in cui si capiscono le proprie aspirazioni nell'ottica della crescita come individuo e di un progetto comune. Invio a tutti gli studenti veneti il mio augurio di tante soddisfazioni e di giorni proficui per il loro curriculum e per il loro futuro».
Con queste parole il presidente della Regione Luca Zaia saluta i giovani che domani cominciano un nuovo anno di studi. In Veneto la prima campanella suona per 564mila bambini e ragazzi delle scuole statali, di cui 105.957 sono iscritti a Verona. 
Il contingente delle scuole scaligere è così suddiviso: 37.867 alunni alla primaria (di cui 16.096 frequentano il tempo pieno), 24.663 alla secondaria di primo grado e 36.419 alla secondaria di secondo grado, a cui si aggiungono 7.008 bambini delle scuole dell'infanzia statali. 

 

Meno bambini e ragazzi sui banchi


Per effetto del calo demografico Verona «perde» 1.600 alunni e il decremento è particolarmente sentito alla primaria (-763) e alla secondaria di primo grado (-510). Le uniche non ancora toccate dalla curva della denatalità sono le secondarie di secondo grado, dove, secondo i calcoli della Provincia (ente proprietario dei 52 edifici sedi di scuole superiori), gli studenti sono 485 in più di un anno fa.
Nel complesso sono state formate 5.113 classi, che sono comunque 50 in meno rispetto allo scorso settembre. I licei restano in testa alle preferenze degli studenti veronesi che stanno per fare il «salto» dalle medie alle superiori. Per quest'anno scolastico, ha scelto un indirizzo liceale il 50,9% degli alunni iscritti in prima, ma sale l'interesse verso gli istituti tecnici (36,8%) e professionali (12,3%). 
In termini assoluti, su 7.298 iscritti in prima superiore, 3.715 hanno scelto un indirizzo liceale, 2.644 un istituto tecnico e 939 un professionale.

 

Gli istituti superiori che perdono studenti e quelli che ne guadagnano


Al liceo cresce l'interesse per gli indirizzi scientifici e in particolare per l'opzione delle scienze applicate (quella in cui l'informatica ha sostituito il latino riuscendo ad attrarre anche una parte della platea tradizionalmente orientata verso gli istituti tecnici) e l'opzione sportiva, dove le iscrizioni segnano, rispettivamente, il +0,3% e il +0,5% rispetto a un anno fa. 
Fra gli istituti tecnici crescono gli indirizzi grafica e comunicazione (+0,3%), costruzioni ambiente e territorio (l'ex geometri, +0,5%) e l'agrario (+0,3%). Fra i professionali, incassa il +0,4% di preferenze l'indirizzo agricoltura e sviluppo rurale. 


Guardando ai numeri delle iscrizioni nelle singole scuole, nel comune capoluogo il liceo delle scienze umane Montanari perde due classi, il liceo scientifico Galilei tre, l'istituto alberghiero Berti due, l'istituto tecnico Marco Polo una. 
Ne guadagnano l'educandato statale Agli Angeli (quattro), il liceo scientifico Copernico (due), gli isituti professionali Sanmicheli (una) e Fermi (una), il liceo artistico statale (una) e gli istituti tecnici Einaudi(una). 
Sempre in città, poi, exploit degli istituti tecnici Marconi e Cangrande: il primo parte con sei classi in più, il secondo addirittura con nove, grazie all'attivazione del nuovo indirizzo di grafica e comunicazione. 

Laura Perina

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