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Verso il 25 settembre

Primo giorno di liste con colpi di scena. In Forza Italia Tosi candidato e Ferro fuori

Da sinistra, in senso orario: Tosi, Gelmetti, Bendinelli, Mazzi
Da sinistra, in senso orario: Tosi, Gelmetti, Bendinelli, Mazzi
Da sinistra, in senso orario: Tosi, Gelmetti, Bendinelli, Mazzi
Da sinistra, in senso orario: Tosi, Gelmetti, Bendinelli, Mazzi

Oggi o la va o la spacca. Scade alle 20 il termine per depositare a Venezia, in Corte d'Appello, le liste della Camera e del Senato, sia collegi uninominali che plurinominali, per le elezioni politiche del 25 settembre. Le operazioni sono cominciate ieri, dalle 8 alle 20, lo stesso orario di oggi. Sinora gli elenchi depositati sono stati quattro: Forza Nuova, Vita, Movimento 5 Stelle e Unione Popolare De Magistris.

I giochi, dunque, non sono del tutto fatti. Le trattative nei partiti sono proseguite fino a tarda sera di ieri, per scegliere i nomi. Come anticipato ieri, tanti i nodi in Forza Italia, e non solo in Veneto. Gli azzurri sono nella coalizione di centrodestra, formata anche da Fratelli d'Italia, Lega e Noi Moderati. Ma per quanto riguarda i veronesi uno dei nodi, e di peso, si è sciolto. Non sarà in lista il senatore uscente di Forza Italia, Massimo Ferro, mentre lo sarà Flavio Tosi, capolista alla Camera Verona, plurinominale. Consigliere comunale, già sindaco, sconfitto alle elezioni di giugno come candidato sindaco, giungendo terzo, è entrato in Forza Italia portando quasi tutto il "pacchetto" del 23,88 per cento conquistato dalle sue civiche, in primis Lista Tosi, Fare! e Ama Verona. E Forza Italia era una delle nove liste che lo sostenevano. L'accordo dell'area Tosi con Forza Italia, del resto, era cominciato alle elezioni regionale del 2020, quando fu eletto nel Veronese Alberto Bozza consigliere regionale, e Bozza era, ed è ancora, consigliere comunale, prima della Lista Tosi ora di Forza Italia.

Ferro, imprenditore, già anche deputato, ieri ha inviato una nota ai senatori uscenti di FI, in cui conferma che non sarà della partita. «Amici...il mio treno sta per arrivare in stazione. Mi dicono di prepararmi a scendere. Sono pronto Io scendo...prima che mi scalcino», scrive Ferro. «È stato un piacere viaggiare insieme. Avrei proseguito volentieri la corsa», prosegue, non nascondendo una punta di delusione. «A tutte e tutti voi un grazie per come mi avete accolto. Buona fortuna a tutti e buon viaggio per chi ha la fortuna di continuare la corsa». Di Ferro, responsabile economico di Forza Italia, si dice che, in caso di vittoria del centrodestra, potrebbe assumere un ruolo di governo. È, comunque, fuori dalla competizione elettorale.

Per quanto riguarda il centrodestra, FdI depositerà oggi le liste. Il deputato uscente Ciro Maschio, coordinatore provinciale, sarà candidato al collegio Camera uninominale di Villafranca e parte sud della provincia. In quello di Verona e parte alta il candidato del centrodestra sarà invece il deputato uscente Lorenzo Fontana, vicesegretario federale della Lega, anche capolista alla Camera plurinominale. Il collegio Senato uninominale vedrà per il centrodestra il senatore leghista Paolo Tosato, uscente. Tornando a FdI, nel plurinominale Camera e Senato i posti sarebbero di Maddalena Morgante, Marco Padovani, consigliere comunale, del vicepresidente di Veronafiere Matteo Gelmetti e di Gianmarco Mazzi, amministratore di Arena di Verona Srl, che si occupa di concerti extralirica in Arena. C'è anche Maria Cristina Sandrin, avvocato.

Nella Lega, oltre a Fontana, al Senato plurinominale Roberto Mantovanelli, presidente di Acque Veronesi, e alla Camera plurinominale, dopo Fontana capolista che però poi opterebbe per l'elezione nell'uninominale, Lara Fadini, vicesindaco di Cerea, quindi i deputati uscenti Roberto Turri e Vania Valbusa.

Sul fronte di Noi Moderati, il gruppo centrista di Coraggio Italia del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, dell'Udc di Antonio De Poli, di Noi con l'Italia di Maurizio Lupi e del gruppo di Giovanni Toti, presidente della Liguria, ci sono pure veronesi in corsa. Per quanto riguarda il collegio Camera plurinominale Camera Verona, la capolista è Martina Semenzato, veneziana, che però sarà l'unica candidata di Noi Moderati nel collegio Senato uninominale Venezia, mentre il secondo in lista è l'ex presidente della Prima circoscrizione Centro storico, di Verona, Giuliano Occhipinti, esponente di Verona Domani ma coordinatore di Coraggio Italia alle elezioni comunali di Verona. Se eletta, come molto probabile, Semenzato sceglierà l'uninominale e quindi potrebbero esserci chance per Occhipinti. Al Senato plurinominale Verona, Vicenza, Padova, capolista la vicentina Stefania Fochesato, che opera alla Fondazione Città della Speranza, di Padova, che si occupa di ricerca pediatrica. Al secondo posto Antonio De Poli, senatore uscente e presidente dell'Udc.Terzo polo Per il Terzo polo, Azione di Calenda-Italia Viva di Renzi, il deputato uscente di Iv Davide Bendinelli, secondo nella lista Camera plurinominale, dove la capolista è il ministro Elena Bonetti, candidata anche altrove, però, e se eletta opterebbe per altri collegi. Seguono Maria Francesca Salzani, già assessore a San Pietro in Cariano e al quarto posto possibile l'imprenditore vitivinicolo Stefano Cesari. Nel Pd, come detto nei giorni scorsi, capolista alla Camera Verona Alessia Rotta, deputata uscente.

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Enrico Giardini

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