<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Ingresso ufficiale il 24 settembre

Prima visita a Verona per il neovescovo Pompili. «Sono qui a incontrare Zenti»

Monsignor Domenico Pompili, all’ingresso del Vescovado FOTO GIARDINI
Monsignor Domenico Pompili, all’ingresso del Vescovado FOTO GIARDINI
Monsignor Domenico Pompili, all’ingresso del Vescovado FOTO GIARDINI
Monsignor Domenico Pompili, all’ingresso del Vescovado FOTO GIARDINI

È arrivato a Verona alle 11. Accompagnato in auto da un collaboratore, mentre di solito guida lui. È partito intorno alle 6 da Rieti. Cinquecento chilometri in cinque ore, per il suo primo giorno a Verona, dove però entrerà ufficialmente fra un paio di mesi. Zainetto blu, monsignor Domenico Pompili, 59 anni, il nuovo vescovo di Verona, è stato in Vescovado per un primo contatto con la sua nuova Chiesa. Dove farà il suo ingresso sabato 24 settembre. Nel via vai di preti e persone che entrano ed escono dal palazzo vescovile, in tanti hanno riconosciuto Pompili e lo hanno salutato, o con un cenno a distanza o stringendogli la mano. E lui si è presentato semplicemente come Domenico, il suo nome.

 

«Sono qui per incontrare il vescovo Giuseppe Zenti», si limita a dire monsignor Pompili, entrando nel cortile, da solo. Riferendosi al suo predecessore, che ha guidato la Chiesa veronese per 15 anni. Zenti si è dimesso il 7 marzo scorso, al compimento dei 75 anni, l’età della pensione, per i preti. Ora è amministratore apostolico della diocesi, fino all’arrivo del successore. In pratica la visita di Pompili - romano di nascita, cresciuto ad Acuto, in provincia di Frosinone, prete della diocesi di Alatri-Anagni e vescovo di Rieti da sette anni - è stata una prima presa di contatto con la sua futura diocesi. Estesa, con circa novecentomila abitanti, anche su parte della provincia di Brescia, in particolare nella sponda bresciana del lago di Garda.

 

Pompili, nominato vescovo scaligero il 2 marzo scorso, sta lasciando un grande vuoto nella terra di Rieti. Come L’Arena ha documentato sul posto, è stata grande la commozione della gente, e dello stesso vescovo, alla notizia del nuovo incarico. Pompili è stato molto vicino alla popolazione di Amatrice e dei borghi terremotati, dove ha dato un forte impulso alla ricostruzione, collaborando con i privati e con le istituzioni pubbliche, non mancando anche di lanciare messaggi forti per sollecitare interventi e la prosecuzione dei lavori cominciati. Papa Francesco è rimasto molto colpito dal magistero messo in campo a Rieti da Pompili.

 

Soprattutto per come si è rapportato con le popolazioni terremotate e con gli ultimi, i poveri della sua diocesi. Il 4 ottobre del 2016 fu proprio Pompili a portare il Papa ad Amatrice. Dal giorno della sua nomina a oggi ha girato molto le parrocchie della sua diocesi, partecipando a tutte le feste patronali, e nei centri grandi e piccoli ha sempre trovato striscioni o scritte, anche composte con fiori, che gli rivolgevano un grazie e un saluto. In precedenza Pompili guidò la comunicazione dei vescovi italiani nel 2007, quando il cardinale Camillo Ruini lasciò la presidenza della Cei ad Angelo Bagnasco.

 

È un uomo del dialogo, del confronto, bravo a mediare. Ad Amatrice ha avviato le comunità «Laudato si’», collaborando con Carlo Petrini, fondatore di Sloow Food, per approfondire il tema del rispetto della natura, del risparmio energetico, a partire dall’acqua, e del cibo. Ma con iniziative pratiche, per incidere con le buone pratiche. A Rieti ha installato anche una cassetta della posta dove riceve le lettere dei bambini, a cui poi risponde sul settimanale diocesano di Rieti, “Frontiera”. Nel suo saluto alla diocesi di Verona Pompili ha citato il pensiero di Romano Guardini, il teologo veronese nato nel 1885, emigrato in Germania un secolo fa, il quale nel 1922 sottolineava che «si è iniziato un processo di incalcolabile portata: il risveglio della Chiesa nelle anime». E descriveva tale processo come «la via per diventare uomo». È la via che intende percorrere qui Pompili. Che ieri sera è rientrato a Rieti.

Leggi anche
Domenico Pompili è il nuovo vescovo di Verona: l'arrivo in Duomo a piedi scortato da una folla di giovani

Enrico Giardini

Suggerimenti