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Le migliori tesi e un libro

Premio Guglielmi e «Il nitrito che cura», fondazione Fevoss e Fieracavalli insieme nel segno dell'ippoterapia

Le vincitrici della quarta edizione del Premio nazionale «Carla Guglielmi», Sharon Moles ed Elena Maria Rovati al centro tra Angelo Pasi e  Alfredo Dal Corso
Le vincitrici della quarta edizione del Premio nazionale «Carla Guglielmi», Sharon Moles ed Elena Maria Rovati al centro tra Angelo Pasi e Alfredo Dal Corso
Il Nitrito che cura

Un premio per le migliori tesi di laurea sul mondo equino non poteva che essere presentato a Fieracavalli. Le attività terapeutiche, non solo con i cavalli ma anche con gli asini, per aiutare adolescenti in difficoltà. E la riabilitazione equestre come prezioso strumento nei principali disturbi neuropsichiatrici dell’età evolutiva. Sono appunto i contenuti delle due tesi di laurea giudicate le migliori nell’ambito della quarta edizione del Premio nazionale «Carla Guglielmi», un riconoscimento per tesi di laurea o dottorato, bandito dalla Fondazione Fevoss Santa Toscana con Fieracavalli, per dare rilievo alla straordinaria relazione tra uomo e cavallo e alle ricerche nel settore degli interventi assistiti con questo animale.

Un tema, unito alla passione educativa verso giovani in difficoltà, che è stato la ragione di vita di Carla Guglielmi, stimata docente di Lettere dell’istituto tecnico Pasoli di Verona scomparsa alla fine del 2016, a cui il marito Angelo Pasi ha deciso di intitolare il premio. «L’obiettivo era premiare gli elaborati più originali e innovativi che trattassero del cavallo come possibile supporto al giovane in particolari situazioni di difficoltà psicofisica, ma anche come “compagno” nel naturale percorso dell’adolescenza e della crescita verso l’età adulta», spiega il promotore e benefattore, Angelo Pasi.

I VINCITORI. La giuria, composta dallo stesso Pasi, dai vertici di Fondazione Fevoss Santa Toscana e di Fieracavalli, da veterinari, docenti universitari e dal già dirigente dell’istituto Pasoli, dopo aver visionato gli elaborati giunti da tutta Italia, ha assegnato il primo premio a Elena Maria Rovati, 25 anni di Milano, a cui andrà una borsa di studio del valore di 1.500 euro. Vincitrice, dunque, la sua tesi di laurea magistrale in Psicologia dello Sviluppo e dei Processi di Tutela, dal titolo «Interventi Assistiti con gli Animali: il legame al centro del benessere e dell’adattamento», discussa all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Visto l’alto livello dei lavori pervenuti, Angelo Pasi sentita la giuria ha inoltre deciso di assegnare una menzione speciale con una borsa di studio del valore di 500 euro a Sharon Moles, 25 anni, di Malonno (Brescia), autrice della tesi di laurea in Infermieristica dal titolo «La Riabilitazione Equestre nei Principali Disturbi Neuropsichiatrici dell’Età Evolutiva: Analisi della Letteratura», discussa all’Università degli Studi di Brescia.

I due riconoscimenti sono stati consegnati questa mattina alla 123ª Fieracavalli all’interno dello stand della Regione Veneto, alla presenza del consigliere Stefano Valdegamberi e del vicepresidente di Veronafiere Matteo Gelmetti.

Presentazione del libro «Il nitrito che cura»
Presentazione del libro «Il nitrito che cura»

 

IL LIBRO. Ma il 2021 rappresenta per il Premio Guglielmi un nuovo inizio: «Le prime tre edizioni che si sono succedute hanno visto una grande partecipazione di giovani concorrenti provenienti da diverse università italiane, in un crescendo di interesse e con elaborati di alto livello», spiega il presidente di Fondazione Fevoss Santa Toscana, Alfredo Dal Corso. «Poi la pandemia da Covid-19 ha portato dolore e morte nel mondo. Per trovare la forza di reagire, dopo quanto abbiamo visto e sofferto, compresa la chiusura per alcuni mesi di Veronafiere, in parallelo al lancio del bando 2021 del Premio abbiamo voluto cercare ancora le giovani vincitrici delle edizioni precedenti, che rappresentano la speranza del futuro, per pubblicare una sintesi scientifica delle esperienze di ricerca più significative scaturite nei primi tre anni del riconoscimento. Il nostro modo per imprimere il segno della ripartenza».

Il libro in questione, dal titolo «Il nitrito che cura» (Edizioni ZEROTRE), a cura di Alfredo Dal Corso e Franco Larocca, in collaborazione con Fieracavalli, vuole essere uno stimolo a una nuova coscienza per il bene comune che passa attraverso il diritto alla vita di ogni essere vivente. Il libro è rintracciabile sul sito di Edizioni03 e, su ordinazione, in tutte le librerie italiane.

«Partecipiamo con orgoglio a questa iniziativa», dichiara Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, «perché il mondo del cavallo non è soltanto sport e vita all’aria aperta, ma anche sensibilità e solidarietà, quando il cavallo diventa un valido aiuto per l’uomo nei percorsi di riabilitazione. La strada è tracciata e Fieracavalli, insieme a Fondazione Fevoss Santa Toscana, continuerà a valorizzare e ad approfondire le affinità elettive che ci legano a questo splendido animale».

IL MASTER. Un’esperienza, quella maturata grazie al Premio Guglielmi nella cornice di Fieracavalli, che ha reso ormai la Fondazione un punto di riferimento per iniziative in favore degli interventi assistiti con gli animali. Già nel corso del precedente weekend di manifestazione, infatti, sotto l’egida della Fondazione Fevoss Santa Toscana l’Università E-Campus, Polo Mediterraneo Università telematica, guidata da Domenico Cacioppo e con sede anche a Verona, ha consegnato nelle mani di Leonardo Zoccante, dirigente del dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell’Azienda ospedaliera integrata di Verona, due master gratuiti per sostenere la preparazione di professionalità specifiche operanti nella cura dello spettro autistico. I due master universitari di primo livello, validi per i corsi rientranti nell’offerta formativa full online «Autismo: dalla diagnosi all’intervento psicoeducativo», avranno la durata di 1.500 ore (1 anno) per un totale di 60 crediti.

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