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MOBILITÀ

Pista ciclabile di Corso Porta Nuova invasa dalle auto, arriva il limitatore

Spostata anche la fermata del bus per garantire la sicurezza ai pedoni
I limitatori di parcheggio installati in Corso Porta Nuova
I limitatori di parcheggio installati in Corso Porta Nuova
I limitatori di parcheggio installati in Corso Porta Nuova
I limitatori di parcheggio installati in Corso Porta Nuova

Lungo la pista ciclabile di Porta Nuova sono stati fissati a terra dei piccoli dissuasori che impediscono alle auto di parcheggiare oltre la linea dello stallo, proteggendo di fatto chi viaggia in bici. E il pensiero che sorge spontaneo a tutti i ciclisti, che in questi ultimi giorni di metà agosto la stanno percorrendo, è «finalmente!».
I mini dossi gialli sono stati fissati a protezione dei ciclisti e infatti impediscono fisicamente agli automobilisti in sosta di sconfinare con cofano o posteriore, a seconda della posizione del parcheggio, sulla ciclabile. Una prassi che invece ha tenuto banco per anni su quel tratto di ciclabile, lato Camera di Commercio e fino ai giardini di piazza Pradaval, che corre proprio a ridosso della lunga fila di stalli giallo-blu, sempre gremiti di auto.

 

Soluzione «Si tratta di un intervento realizzato in questi giorni ma che è stato deciso e deliberato dalla precedente amministrazione, dunque da Luca Zanotto, e di cui non possiamo che essere felici. Si tratta di una modalità corretta che va a risolvere la criticità della sosta fuori dagli stalli ed è adottata in generale nelle grandi città in situazioni come la nostra in cui ci sono grandi parcheggi che vanno a insistere sulle ciclabili», sottolinea l’assessore a Strade e Giardini Federico Benini.
E «finalmente!» è anche il commento del presidente degli Amici della Bicicletta Corrado Marastoni che ha salutato positivamente la novità. Come questa, positiva anche un’altra miglioria recentemente apportata a questo percorso ciclabile: lo spostamento della fermata degli autobus dalle vicinanze dell’incrocio con via Battisti, dove era, ai giardini Pradaval.
«Si creava una situazione di insicurezza perché i ciclisti si trovavano a dover pedalare tra i pedoni fermi in attesa del pullman. Tuttavia, rimane la criticità del tratto ciclabile su marciapiede, proprio nel punto più trafficato che è quello lungo i giardini Pradaval», analizza Marastoni, il quale auspica che, al più presto, l’intera ciclabile possa scendere dal marciapiede per correre su strada, come del resto accade nel secondo tratto, verso la Porta.

 

Proposte E ancora si aggiunge la richiesta di ottimizzazione della ciclabile riguarda anche l’ultimo tratto monodirezionale (in uscita dal centro) sotto l’Orologio della Bra. «Di fatto, è un senso unico che non viene rispettato dalla maggior parte degli utenti, i quali trovano poco pratico attraversare la strada all’altezza di San Luca. Si potrebbe allargare di poco la ciclabile e passarla ufficialmente a bidirezionale», propone Corrado Marastoni.
Tra le priorità, inoltre, gli Amici della Bicicletta sottolineano il completamento di alcuni interventi decisi dalla precedente amministrazione e non ancora realizzati. Tra questi, il tratti della pista ciclabile Adige-Sole da Boscomantico, alla fine della pista Biffis fino alla diga di Chievo e da via San Marco alla stazione di Porta Nuova, con l’intervento integrativo di una pista ciclabile in senso contrario su via Camuzzoni tra via Sansovino e via Albere.
Inoltre, il proseguimento della ciclopedonale che collega il quartiere Saval a San Zeno, nel lato est di viale Colombo sul marciapiede a fianco dei campi da tennis. Ed ancora, il tratto di ciclabile della Valpantena tra i due supermercati di via Fincato per bypassare lo svincolo della tangenziale nord. Nel segno della mobilità sostenibile.

Ilaria Noro

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