Quarta giornata di pulizia all'ex Lido di Verona. Promosso dal Laboratorio Autogestito Paratodos, per «ripartire dal basso», l'intervento punta a intervenire là dove, si legge nella pagina facebook dell'associazione, «l'istituzione Comune è assente o si muove alla velocità di un bradipo. Facciamoci noi comune, dal basso, e recuperiamo gli spazi pubblici degradati per farne luoghi di relazioni, di incontri, di arte, di impegno, aperti; per farne magari alloggi popolari per chi una casa non ce l'ha o non può permettersela», si legge ancora nel post.
«L'incapacità del Comune, di questa amministrazione come delle precedenti, di trovare soluzioni al problema casa che riguarda sempre più persone, è ormai sconcertante. Il caso del Ghibellin Fuggiasco è eclatante: da oltre un anno i 40 lavoratori migranti sono ancora in attesa, arrangiati alla meglio nella casa, sfitta da 30 anni, che abbiamo occupato. Ma il problema “casa” affligge anche molte realtà associative, che faticano a pagare gli affitti e le bollette delle loro sedi. E intanto decine e decine di edifici pubblici vanno in rovina, nell'abbandono più totale, nel disinteresse di chi dovrebbe amministrarli. E allora basta. Muoviamoci, agiamo. La soluzione sono le associazioni libere che si stanno impegnando. Il progetto è quello di un'intera comunità che intende riappropriarsi di uno spazio affinché torni ad essere luogo di vita, luogo di cura, e non di profitto. Un progetto sociale, lontano da imprese, banche e dalla politica che ha lasciato marcire un pezzo di storia di questa città».
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