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#VeronaVota2017

Parla Sboarina:
«Discontinuità»
Rebus alleanze

Sboarina con Casali e Paternoster (Marchiori)
Sboarina con Casali e Paternoster (Marchiori)
Sboarina con Casali e Paternoster (Marchiori)
Sboarina con Casali e Paternoster (Marchiori)

 

«È stato un bel risultato e per questo ringraziamo tutti i candidati che hanno corso e gli oltre 33 mila veronesi che hanno creduto nel nostro progetto, dandoci un ampio vantaggio. Questi numeri sono il punto di partenza e i prossimi giorni continueremo a parlare con chi ancora non abbiamo raggiunto. Continueremo a comunicare la nostra idea di buona amministrazione nella discontinuità con gli ultimi cinque anni» Così Federico Sboarina dopo il primo turno delle elezioni comunali.

«Andremo a finire la partita come l'avevamo iniziata: parlando con tutti i cittadini per spiegare le nostre ragioni. Saranno due settimane intense e, al di là delle alchimie e delle somme algebriche su eventuali compagni di viaggio, cercheremo ogni cittadino per spiegare il nostro concetto di buona amministrazione. La nostra sostanza è la stessa, non cambia a seconda dell'avversario che abbiamo al ballottaggio». 

 

PARLA PATRIZIA BISINELLA

«Siamo felicissimi e orgogliosi di quanto stato fatto finora. Ringraziamo per la fiducia che ci hanno dato i cittadini perché siamo un raggruppamento di liste civiche pure, da noi hanno contato le persone non i partiti. Da qui al 25 giugno, ho intenzione di andare in giro per la città a spiegare a chi non ha avuto la motivazione di andare a votare, il programma che abbiamo costruito per la città». Flavio Tosi, sindaco uscente e compagno di Patrizia Bisinella, ha espresso un plauso alla squadra "persone che ha conquistato la fiducia dei veronesi. Le prossime due settimane dovremo andare a convincere chi legittimamente ha fatto una scelta diversa al primo turno per dire che vi vuole continuare a governare bene questa città".

Riguardo a possibili intese con il centro-sinistra, ha precisato che «non ci sono dialoghi. Sui temi importanti per la città siamo aperti e ci confrontiamo con tutti». E alla domanda se il Pd potrebbe votarla, ha risposto: «Vediamo, io ho sempre messo al centro del mio programma i temi della famiglia, del sociale, che mi stanno molto a cuore».

 

PARLA ORIETTA SALEMI

«Il rimpianto c’è, ma abbiamo perso per una manciata di voti. Bisogna guardare avanti e alla visione di una sinistra più moderna, capace di connettersi al mondo contemporaneo e di intercettare voti da un elettorato più ampio»: a dirlo Orietta Salemi, la candidata sostenuta dal Pd, che fino a tarda notte sembrava in corsa per il ballottaggio a Verona. «Quindi - ha aggiunto - pur con il rammarico, perchè abbiamo perso e non lo vogliamo certo ignorare, dobbiamo sapere cogliere queste nuove opportunità nella consapevolezza che questa strada che abbiamo imboccato sarà vincente».

 

Riguardo al 4% di voti finiti al candidato della sinistra, Michele Bertucco, Salemi ha detto: «Non c’e rimpianto, noi non siamo per le radicalizzazioni». «Il partito - ha quindi spiegato riguardo all’ipotesi avanzata da alcuni di un appoggio a Patrizia Bisinella - ha sempre lasciato autonomia alle direzioni locali. Posso solo dire che ho visto le dichiarazioni di Salvini e mai come dopo questo risultato è meglio che Salvini guardi in casa sua». Quanto al ballottaggio e all’ipotesi di scegliere «il male minore o andare al mare», Orietta Salemi ha concluso: «Si può andare anche in montagna. In ogni caso sono passate poche ore, la botta è ancora calda, lasciateci due giorni per fare le nostre valutazioni».

 

APPARENTAMENTO? Sull'ipotesi apparentamento si è espresso questa mattina a Radio Anch'io Matteo Ricci, responsabile Enti locali Pd: «Presumibilmente a Verona al secondo turno sosterremo la candidata della Lista Tosi, visto che avevano dato il loro appoggio al referendum per il sì, quindi sull'idea istituzionale del Paese c'è già sintonia. Le decisioni sul da farsi le prenderanno i dirigenti locali ma noi inviteremo ovunque a far scattare il voto utile contro il centrodestra e la Lega». 

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