<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Verso il 12 settembre

Non solo insegnanti: mancano i presidi nelle scuole veronesi

Il ritorno a scuola è previsto il 12 settembre
Il ritorno a scuola è previsto il 12 settembre
Il ritorno a scuola è previsto il 12 settembre
Il ritorno a scuola è previsto il 12 settembre

Non solo le cattedre scoperte da assegnare ai supplenti, non solo i posti vacanti per collaboratori scolastici e personale tecnico e amministrativo. Dopo la conclusione delle procedure di mobilità dei dirigenti scolastici, a meno di un mese dalla ripresa delle lezioni (12 settembre) nel Veronese restano ancora 18 caselle da preside da riempire. Tutte le sedi libere sono rappresentate da istituti comprensivi, ossia scuole ad altissima complessità dove coesistono più plessi, dall'infanzia alle medie. Dei 18 istituti ancora sguarniti, 11 si trovano in provincia e sette nel comune capoluogo.

In quest'ultimo caso si tratta dei comprensivi di Cadidavid, Saval-Parona, Centro storico, Valdonega, Golosine, Madonna di Campagna-San Michele e Valpantena. L'iter prevede l'informativa sindacale il 18 agosto, mentre la settimana successiva si effettueranno le nomine, fa sapere Carmela Palumbo, direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per il Veneto a cui compete l'assegnazione degli incarichi. I nominativi degli aspiranti presidi arriveranno in queste ore dalla piattaforma ministeriale per la scelta della regione di assegnazione. Fino a fine agosto sono ancora in carica i dirigenti uscenti, perciò l'obiettivo è nominare i nuovi capi d'istituto entro l’1 settembre. Tuttavia, è altamente improbabile che alla fine di questo valzer tutte le scuole scoperte possano contare su un preside titolare. Infatti, a fronte di 84 sedi disponibili in Veneto, il ministero dell'Economia e Finanze ha autorizzato soltanto 52 nuove assunzioni di dirigenti scolastici. Perciò, per riempire i posti che rimarranno vacanti, non resterà che il ricorso alle reggenze, vale a dire alla disponibilità dei presidi già in servizio che, oltre a gestire la propria sede, se ne accollano un'altra per un anno, su base volontaria e a fronte di un indennizzo. Diversamente da quel che accade con i posti di ruolo per gli insegnanti o per gli amministrativi, per i quali si fa fatica a trovare i profili, la carenza di dirigenti scolastici non è da imputare alla graduatoria esaurita.

«L'elenco dei vincitori dell'ultimo concorso nazionale non è ancora terminato, anche se manca poco. Il problema, semmai, sono le assunzioni autorizzate dal Mef. Sono state meno di quelle che servirebbero, come spesso accade», afferma Flavio Filini, presidente provinciale dell'Associazione nazionale presidi (Anp). D'altro canto, aggiunge Filini, è scaduto proprio quest'anno il vincolo che inchiodava per tre anni alla sede di destinazione i dirigenti scolastici assunti subito dopo l'ultimo concorso nazionale, perciò per molti di loro, che provenivano da altre province o regioni, si è aperta la possibilità di avvicinarsi a casa. E sempre quest'anno scade anche il vincolo dei sei anni di permanenza per i vincitori del concorso regionale del 2016. L'attribuzione delle reggenze sui posti rimasti vacanti avverrà a stretto giro dalle immissioni in ruolo.

«Dato che il numero di assunzioni autorizzate è inferiore alle sedi disponibili, la nostra intenzione è di procedere con il riparto percentuale delle nomine. In altre parole faremo in modo che la copertura dei posti sia omogenea. Questo, perché alcune province che sono più facilmente raggiungibili dalle altre regioni d'Italia, avendo collegamenti migliori, diventano automaticamente più appetibili», spiega Palumbo. Ma il tempo stringe e si aggiunge un'incognita in più a quelle che già scandiscono la riapertura delle scuole a settembre. Intanto è iniziato il conto alla rovescia per la pubblicazione del bando per il nuovo concorso per dirigenti scolastici. Il ministero dell'Istruzione ha predisposto, già da tempo, la bozza del decreto che disciplinerà la prossima tranche di reclutamenti, ma se ne attende ancora la pubblicazione ufficiale, per poi bandire la procedura concorsuale.

Laura Perina

Suggerimenti