I fumogeni arancioni che colorano il cielo. La musica (anche «Shakerando» di Rhove) e decine di moto e motorini che sgasano davanti alla chiesa di Santa Maria in Stelle. L'ultimo saluto a Nicolò Corsi, il ventunenne che ha perso la vita a seguito di un incidente sul lavoro ad inizio mese, è stato pieno d'emozioni.
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Un'altalena di sensazioni. Gli occhi gonfi, nonostante da quella tragica mattina siano passati quasi venti giorni, s'intravedevano lo stesso sotto gli occhiali scuri di amici e parenti. «Ogni volta che sentivi il rombo di una moto ti giravi. Così faremo anche noi, sperando di vederti ancora impennare», la lettera degli amici di sempre. E ancora: «Di te ricorderemo tutti gli oggetti che puntualmente perdevi e poi ritrovavi. I video della tua moto, dei nuovi tatuaggi. Continueremo a ricordarti nelle piccole cose di tutti i giorni».
Un lungo applauso a fine cerimonia e un urlo: «Ciao Nico!».
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