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Manifestazioni

Motor Bike Expo, chiusa in fiera l'edizione 2022: «Un bel segnale di ripartenza»

Tanti appassionati nella giornata conclusiva della manifestazione
Tanti appassionati nella giornata conclusiva della manifestazione
Tanti appassionati nella giornata conclusiva della manifestazione
Tanti appassionati nella giornata conclusiva della manifestazione

Tanta gente, la solita grande passione. Anche in un'edizione contrassegnata dalle mascherine e dal Super Green pass, ma forse proprio per questo ancora più speciale, perchè ancora una volta Motor Bike Expo si conferma la manifestazione internazionale più amata dagli appassionati del mondo delle due ruote a motore. Ieri si è conclusa la rassegna che ha dato un segnale importante a tutto il comparto fieristico, con una ventata di ottimismo anche in un momento complicato per la pandemia.

«Ancora una volta l'incontro tra economia e passione segna la forza di Motor Bike Expo», spiega Paola Somma, co-fondatrice della manifestazione, «il messaggio che ci trasmette la moto è di tornare a correre, in libertà, con la grinta e la determinazione che c'è in ogni motociclista». Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, «si tratta di un'altra sfida vinta per il sistema fieristico, sia dal punto di vista organizzativo che commerciale. Motor Bike Expo ha confermato una volta di più che le fiere possono e devono restare aperte grazie ai più severi protocolli di prevenzione che anche in questa occasione hanno dimostrato tutta la loro efficacia, come sottolineato anche dal patron di MBE Francesco Agnoletto.

Tutti contenti quindi, dai 600 espositori distribuiti su ben otto padiglioni alle migliaia di visitatori che si sono alternati nel weekend scaligero (l'organizzazione non ha comunicato il dato preciso). Tra i momenti da ricordare le esibizioni del campionissimo catalano di trial Toni Bou e l'arrivo del pilota Franco Picco, di ritorno dal Rally Dakar che ha raccontato l'esperienza alla sua 28esima Dakar disputata in Arabia Saudita. Di fianco a lui l'esordiente di lusso Danilo Petrucci, che gli ha subito chiesto qualche consiglio. «A differenza della velocità in pista, qui non si può cercare il limite in curva rischiando la caduta, l'importante è non sbagliare», racconta Picco.

Ma il gran finale della domenica è tradizionalmente legato ai riconoscimenti assegnati da LowRide magazine alle custom, con al vertice la Harley-Davidson WL del 1946 costruita dall'atelier bresciano Gallery Motorcycles, davanti alla ASB 199 di Asso Special Bike e alla H-D Shovelhead 1200 del '72, realizzata dal francese Pascal Fisher, mentre il premio per la Best Club Style è appannaggio della H-D Road Glide trasformata dal Bad Boys Garage. Alla creatività senza freni dell'officina Meccanicamente è stato tributato il Best Free Style mentre il Best of Show è stato assegnato al bobber del costruttore francese Stéphane Grand/T4.

Altra attrazione dell'ultimo giorno lo show indetto dalla pagina social Special Senza Marce, con una dozzina di ciclomotori e "cinquantini" che hanno conquistato la simpatia degli appassionati, grazie alla creatività delle loro customizzazioni, senza dimenticare le storiche moto made in Usa e il mondo dell'offroad con le suggestioni dakariane delle Cagiva Elefant di Edi Orioli e della Yamaha di Franco Picco, protagoniste della stagione mitica dei rally raid degli anni 80 e 90. Ma anche le iniziative a favore dei meno fortunati presentate a Motor Bike Expo hanno sensibilizzato i motociclisti su più aspetti, dall'associazione Diversa-Mente di Verona a "In moto con l'Africa" in collaborazione con Medici con l'Africa Cuamm. Un successo quindi su tutti i fronti, con l'appuntamento già fissato nel 2023 dal 26 al 29 gennaio.

Luca Mazzara

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