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Temperature da guinness

Mai tanto caldo da 2 secoli, e anche novembre da record

Una cavalcata nella storia che ci porta fino al 1700
Abbigliamento ancora estivo anche tra i turisti presenti in città
Abbigliamento ancora estivo anche tra i turisti presenti in città
Abbigliamento ancora estivo anche tra i turisti presenti in città
Abbigliamento ancora estivo anche tra i turisti presenti in città

I 24 gradi di ieri di ieri e di domenica non sono un primato assoluto. Nel 2004 furono raggiunti addirittura nei primi giorni di novembre. Sono però una temperatura che registriamo quasi ogni giorno dall'inizio del mese. E che continueremo a leggere sui termometri per almeno un'altra settimana. Conti alla mano, i gradi oltre la media sono fra 6 e 8. E non bastasse una delle anomalie più forti degli ultimi trent’anni, i modelli previsionali avanzano anche l’ipotesi concreta di una prima metà di novembre dalle temperature ancora straordinariamente elevate. Insomma, per ora dell’autunno nemmeno l’ombra anche nei prossimi giorni.

Abbiamo già ricordato quanto negli ultimi anni il mese di ottobre sia diventato molto più tiepido che in passato. Ma quello attuale, nella fattispecie, è in assoluto il più anomalo. Tra una settimana si chiuderà infatti il più caldo da almeno due secoli. E poiché non sono previste piogge fino a data da destinarsi, facilmente si chiuderà anche il più arido. Con la sola eccezione di venerdì scorso, tutte le giornate del mese hanno raggiunto i 20 gradi (fino ad un massimo di 26° mercoledì scorso, valore record per la seconda decade). Un altro primato sta nelle temperature minime: giovedì scorso la minima notturna non è scesa in città al di sotto dei 18 gradi. Ma soprattutto non sono state mai registrate in pianura minime al di sotto dei 10 gradi. Grazie a ciò, chiuderà certamente l'ottobre più caldo dalla fine del Settecento, ovvero da quando sono iniziate a Verona osservazioni meteo regolari.

 

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«Colpa» delle correnti nordafricane

Un comportamento meteo così strano ha in realtà una motivazione: alla base di tanto caldo c’è il continuo arrivo di correnti nordafricane pilotate verso l’Europa da una grande depressione atlantica posizionata a nordovest della Penisola iberica e che al momento non accenna ad alcuno spostamento. A causa di ciò il tempo non cambierà. Solo oggi la coda di una perturbazione tingerà a tratti il cielo di grigio in mattinata. Le schiarite riporteranno tuttavia le temperature del pomeriggio sui 22/23 gradi. Da domani interverrà più incisivamente l’anticiclone africano. Avremo quindi una giornata più soleggiata con un pomeriggio particolarmente tiepido se non caldo, quindi con temperature massime sui 25 gradi, un valore di 8 gradi oltre la media.

Aumenterà tuttavia il rischio di nebbia nelle ore notturne, così come la concentrazione di sostanze inquinanti in tutta l’area padana. Tra giovedì e venerdì non sono attese particolari novità; noteremo al limite qualche nube in più unita ad un parziale calo termico di un paio di gradi. Un vero cambiamento appare in realtà lontanissimo. Il flusso di correnti mitissime sudorientali proseguirà serrato anche la prossima settimana, ipotecando una prima metà di novembre ancora molto anomala.

 

Niente piogge all'orizzonte

Niente da fare, anche per le piogge; senza l’ingresso di masse d’aria fredda nel Mediterraneo, la genesi di perturbazioni di una certa portata sarà quasi impossibile. Dall'inizio dell'anno il conteggio della pioggia caduta è fermo a 360 millimetri a fronte dei 670 della media a fine ottobre. Si prefigura quindi il prolungamento della siccità che sta caratterizzando l’attuale autunno e che rischia di fare del 2022 l’anno più arido della storia climatica della città.

Alessandro Azzoni

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