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L'incontro

Luca Zaia: «Momento storico particolare, ma la storia insegna che se ne viene sempre fuori»

Luca Zaia, è protagonista di un incontro a Galleria Filippini, Coldiretti, a Verona, intervistato dal direttore de L'Arena Massimo Mamoli.
Luca Zaia e il direttore de L'Arena Massimo Mamoli
Luca Zaia e il direttore de L'Arena Massimo Mamoli
Diretta Zaia - Galleria Filippini - intervistato da Mamoli

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è protagonista di un incontro a Galleria Filippini, Coldiretti, a Verona, intervistato dal direttore de L'Arena Massimo Mamoli. 

Il governatore presenta il suo libro  «I pessimisti non fanno fortuna» e incontra i coltivatori diretti.

LA DIRETTA

Ci può essere un futuro senza la memoria?
Domani ricorre la Giornata della Memoria, il giorno che celebra l'apertura dei cancelli di Auschwitz Per molti può essere una banalità, forse per una assuefazione non voluta, ma stiamo parlando di Auschwitz. Noi abbiamo l'onta di aver votato le leggi razziali che hanno supportato lo sterminio nazista, non dobbiamo pensare che questo sia "amarcord", il senso di ricordare serve per riportare vivi i valori del rispetto, delle uguaglianze, dei diritti civili. E questo dobbiamo trasmettere ai giovani. C'è sempre qualcuno che tiene viva la fiamma dell'odio razziale e noi dobbiamo combattere questo.

Un po' di giorni fa ha detto che l'antifascismo non è né di destra né di sinistra, ma un valore comune nel nostro Paese. Eppure ci si continua a dividere su questo tema. Esistono ancora oggi la destra e la sinistra?
Esistono i cittadini che scelgono le persone. Potrei citare il mio esempio: non esiste un partito che ha il 77 per cento, la gente sceglie le persone. E sono convinto che ci siano temi che non sono né di destra né di sinistra, come la legalità e la sicurezza però alla fine nel momento in cui vai ad agire, se sei rigoroso e chiedi pene certe e severe sei di destra, qualcuno dice addirittura fascista; e c'è chi invece giustifica dicendo "hanno avuto una infanzia difficile". La destra moderna ha diritto a rispetto ma deve chiarire il suo perimetro per non dar adito a equivoci.

"Non c'è notte che non possa vedere il giorno". "I pessimisti non fanno fortuna", ma come si fa ad essere ottimisti trovandoci all'interno di una tempesta perfetta...
Io questa domanda me la sono posta leggendo la teoria del Cigno nero di Nassim Nicholas Taleb, l'evento imprevedibile. Noi siamo in un momento storico particolare perché difficile che nella storia due cigni neri si presentino a pochi mesi di distanza: covid e guerra in Ucraina. La storia però ci insegna che se ne viene sempre fuori. Ci insegna che dopo la pioggia, viene sempre il sereno. 

In questo momento ci stiamo giocando la partita Intel. A che punto siamo?
Noi in ossequioso rispetto, attendiamo le risposte. Noi i compiti per casa li abbiamo fatti. Ora aspettiamo.

Di poche ore fa la notizia che l'Europa ha dato l'ok all'uso delle farine animali di insetti e grilli...
Ognuno può mangiare quello che vuole. Dopodiché in Veneto ci sono 350 prodotti tipici, prodotti che in alcuni casi hanno origine millenaria. A livello europeo vedo uno scontro tra chi non ha agricoltura, aiutato dalle multinazionali, e chi invece come noi l'agricoltura ce l'ha. L'impatto ambientale è un tema del quale si dibatte da molto tempo, non stiamo riabilitando dei consumi alimentari impazziti, a me sembrano impazziti quelli che pensano di sfamare l'umanità con gli insetti e i vermi. Dopodiché le moeche le mangiamo anche noi, ma sono più buone dei vermi! 

Lollobrigida ha parlato proprio di un attacco da parte dell'Europa. E con il vino come andrà a finire?
Se ci chiedessero di definire i confini dell'Impero Romano, noi ce li abbiamo già scritti: dove sono arrivati, hanno portato la vite. Non è un caso che l'Italia sia il primo produttore al mondo di vino e il Veneto sia il primo in Italia. Dietro a queste produzioni c'è un agricoltore, una storia. Se pensassimo di sostituirle con il nulla per dare spazio alle multinazionali. Le frane e i dissesti in Veneto sono tutti in zone dove non vi è coltivazione, perché i coltivatori hanno tutto l'interesse a tenere bene il proprio territorio. Siamo passati da una agricoltura indifferenziata a sempre più perfezionata. E sempre più grazie ai giovani. Il vino ha futuro e farà poca fortuna chi fa la battaglia contro il vino. Dovremmo, ogni tanto, ricordare all'Europa che noi siamo Stato fondatore.

Olimpiadi, in Arena i sopralluoghi...
L'Arena di Verona va resa accessibile, non esiste che non si possa mettere mano. Uno che ragiona un minimo capisce che ci porta una valanga di soldi e di infrastrutture che non avremmo mai potuto fare: tutti che guardano la spesa, nessuno che guarda le entrate.

Autonomia ancora non vede la luce, un iter molto complicato. Cosa ci dobbiamo aspettare?
Questa è la più grande riforma della Repubblica Italiana. Una pagina di storia importante, il travaglio non mi preoccupa perché vale tanto quanto quella dei padri costituente. Questo Governo ha il merito di aver fatto alcuni passi importanti: l'autonomia è una vera assunzione di responsabilità, chi è contro l'autonomia è contro la Costituzione e non è vero che mina l'unità nazionale. Non affama nessuno visto che non toglie niente a nessuno.

Ci sarà un Zaia dopo Zaia? Terzo mandato?
Potrebbe essere lo slogan della campagna elettorale "Dopo Zaia, solo Zaia"..

Beh ma seriamente...
No, ma son serio mì...

Ma il terzo mandato al momento non è possibile...
Non è una cosa che mi prende né che mi scalda il cuore. Ma i cittadini li vogliamo mettere al centro o no? Perché se è così il Paese deve decidere di liberalizzare i mandati. Poi non ho bisogno della politica per vivere, non ho problemi a trovarmi un lavoro... Le uniche cariche che hanno limite di mandato sono quelle che vengono decise direttamente dal popolo, significa dare dell'idiota al cittadino.  Comunque non ho detto che mi candido...

Tema della giustizia, intercettazioni...
«Il tema non è legare mani ai magistrati, ma fare in modo che tu utilizzi la parte che ti serve, il resto va al macero, e poi fare una legge che dà la garanzia che nulla va più fuori. Io non penso che in Italia ci sia un solo cittadino che non sia d’accordo sul fatto che si debbano fare le intercettazioni. Ma bisogna far sì che i magistrati lavorino bene».

Quale la questione che secondo lei andrebbe risolta subito?
«Il legislatore deve metterci nelle condizioni di tutelarci. L’abuso d’ufficio deve essere cancellato; assieme al traffico di influenze, sono reati fatti per mettere nei guai gli amministratori. Noi amministratori non possiamo più vivere. Se si parla di leale collaborazione tra le istituzioni, perché non si istituisce per legge l’obbligo dell’interpello? Se io ho un dubbio devo avere il diritto di rivolgermi a un’istituzione dello Stato, mi rispondi e quello che mi dici è giurisprudenza. Se non fai nulla, se non scegli nulla, non hai mai problemi. Ma se fai delle scelte che sono anche importanti, diventa un giuoco da ragazzi aprirti un fascicoletto alla Corte dei Conti, con la Finanza... Dobbiamo combattere l’illegalità senza se e senza ma, facciano tutte le intercettazioni che vogliono, però patti chiari: dobbiamo essere messi nelle condizioni di avere carte quando le chiediamo. L’istituto dell’interpello è l’esigenza che sentiamo di più».

Ucraina?
Credo che questa guerra sia zoppa della diplomazia. E senza la diplomazia questa rischia di diventare una guerra infinita, diventa un nuovo Afghanistan. 

 

 

 

 

 

 

 

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