Sono state molte, nella chiesa parrocchiale di Montorio, le persone che ieri hanno voluto stringere in un abbraccio collettivo Andrea Saggioro e la sua famiglia. Alla celebrazione del rosario per ricordare Donatella Boschi, la mamma del piccolo Tommaso Saggioro, una delle due vittime della tragedia della ghiacciaia crollata un anno e mezzo fa a Malga Preta di Sotto, c’erano i rappresentanti di una comunità intera.
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Quella di Trezzolano, dove vive la famiglia su cui il destino si è abbattuto due volte, crudele e spietato. Ma anche quella di Verona tutta, che a memoria d’uomo non ricorda una tragedia così ineffabile: quella di una mamma, costretta prima a sopravvivere al proprio bimbo, scomparso in un assurdo incidente - ancora senza un perché - a soli 7 anni, e poi messa di fronte alla prova durissima di un male che ha combattuto strenuamente, fino alla fine.
Solo preghiere, ieri, lacrime, abbracci e poi silenzio. Perché nessuna parola può esprimere un dolore così immenso per un padre e un marito con il cuore a pezzi. E per una ragazzina di 11 anni, Sofia, privata nel giro di pochi mesi dei due amori più grandi, il fratello e la mamma.
Stretti alla famiglia Saggioro anche Mattia Mazzucato, la moglie e i loro ragazzi, la famiglia di Michele, l’altra piccola vittima della tragedia della giassara: «Siamo distrutti, perché con Andrea e Donatella, dopo la tragedia che abbiamo condiviso, siamo come fratelli. E dopo un anno siamo tornati a rivivere lo stesso dolore». Domani alle 15.30, sempre nella chiesa parrocchiale di Montorio, i funerali.
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La raccolta fondi per Andrea e Sofia
Intanto gli amici della famiglia Saggioro hanno lanciato una raccolta fondi, un modo concreto per dimostrare la propria vicinanza ad Andrea e alla piccola Sofia, in questo momento così difficile.
Domani, durante le esequie, sarà esposta in chiesa una cassettina dove lasciare le offerte. È possibile donare anche attraverso il conto corrente apposito, con Iban: PAOLA PRANDINI IT32U0200811730000106620778 con causale: «Raccolta fondi per Andrea e Sofia Saggioro».