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In 700 hanno preso la «cittadinanza»

Maxitruffa dello «Stato Antartico» per evadere il fisco ed eludere i vaccini: indagato anche un veronese

Il sedicente Stato aveva anche un ufficio di rappresentanza
Il sedicente Stato aveva anche un ufficio di rappresentanza
La truffa dello Stato Antartico

C'è anche un veronese, il cinquantenne Giuliano Sartoron alias “Giuliano Medici”, nella lunga lista di indagati dalla procura di Catanzaro per associazione a delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e riciclaggio. Avevano strutturato un sistema in grado di costruire documenti e di accreditarsi utilizzando un'entità statuale creata ad hoc, lo "Stato Teocratico Antartico di San Giorgio", dotato di autonoma sovranità, per eludere il fisco e realizzare molteplici truffe. Tra l'altro, gli appartenenti all'organizzazione erano anche esentati dall'effettuare il vaccino contro il Covid.

L'organizzazione è stata portata alla luce dall'operazione condotta dalla Polizia di Stato di Catanzaro e coordinata dalla Procura del capoluogo calabrese. Avrebbero realizzato un numero indeterminato di truffe basate sul raggiro in merito all’esistenza dello “Stato Teocratico” come soggetto dotato di un’autonoma sovranità e di connessi privilegi, asseritamente in forza del Trattato Antartico del 1959. Secondo l’ipotesi accusatoria, per conferire credibilità in ordine all’effettiva esistenza del suddetto Stato agli occhi di ignari cittadini, i componenti del gruppo criminale avrebbero utilizzato una serie di artifizi, quali l’apparente creazione di Istituzioni varie (Capo di Stato, Governo e relativi Ministri, Corte di Giustizia, Tribunale Supremo, Delegazioni territoriali), di una gazzetta ufficiale, di siti internet e, soprattutto, il confezionamento di documenti d'identità anche validi per l'espatrio.

Così facendo, avrebbero indotto in errore oltre 700 persone residenti in tutta Italia circa l’acquisizione della cittadinanza dell’inesistente Stato Antartico, previo pagamento di una somma di denaro variabile tra i 200 e i 1000 euro, prospettando loro i vantaggi più disparati: dalla possibilità di ricevere finanziamenti per i propri progetti di ricerca, alla possibilità di fruire di una burocrazia più snella per le proprie imprese o di utilizzare i documenti dello Stato per circolare liberamente in Italia e all’estero, alla possibilità di consentire l’ingresso sul territorio nazionale di cittadini stranieri. I benefici sarebbero stati anche di tipo fiscale, perché nello “Stato Teocratico che non c'è” l'aliquota da versare allo Stato sarebbe stata solo del 5%.

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