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ANTICORPI MONOCLONALI

L’Università di Verona, con Evelina Tacconelli, partner del progetto per battere l’antibiotico-resistenza

Evelina Tacconelli
Evelina Tacconelli
Evelina Tacconelli
Evelina Tacconelli

L’Università di Verona partecipa, con la sezione di Malattie infettive guidata da Evelina Tacconelli, al progetto Primavera, «Predicting the impact of monoclonal antibodies and vaccines on antimicrobial resistance», e che vuole studiare il ruolo che potrebbero svolgere gli anticorpi monoclonali nella lotta contro l’antibiotico resistenza. L’antibiotico resistenza, cioè la capacità dei batteri di sviluppare resistenza ai farmaci progettati per contrastare le infezioni da essi causati, cioè gli antibiotici, è considerata dall’Organizzazione mondiale della Sanità una delle dieci principali minacce alla salute umana. E l’Italia è il Paese europeo con il numero più alto di morti per antibiotico resistenza.

 

I vaccini e gli anticorpi monoclonali, molecole prodotte in laboratorio che «imitano» la capacità del sistema immunitario di combattere patogeni nocivi come i virus, possono svolgere un ruolo vitale nella lotta contro l’antibiotico resistenza in quanto non soggetti, come gli antibiotici, alla naturale perdita di efficacia. Il progetto Primavera, che prevede una collaborazione di istituti pubblici e privati a livello internazionale, ha l’obiettivo di sviluppare una piattaforma web open-source che permetta di combinare le informazioni provenienti da modelli matematici con dati epidemiologici completi (cioè che includono sia dati sanitari che economici).

 

Questa piattaforma consentirà di orientare politiche sanitarie sulla produzione di specifici vaccini e mAbs. Avrà la durata di 5 anni ed è finanziato per 9 milioni di euro tramite l’Innovative Medicines Initiative 2 (IMI2). Sono coinvolti 19 partner tra i Paesi dell’Ue, il Regno Unito e la Russia, 16 istituzioni accademiche e stakeholders del settore farmaceutico ed è coordinato dalla European Vaccine Inititive (Germania). Coordinatore scientifico è Marc Bonten, University of Medical Center Utrecht (Paesi Bassi) e GSK è leader delle aziende farmaceutiche. L’ateneo di Verona è partner del progetto, con Evelina Tacconelli, direttrice della sezione di Malattie infettive come principal investigator; il team scaligero sarà coinvolto nelle attività del Work Package 1 (Burden of disease due to AMR) e del Work Package 3 (Data gathering).

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