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Il caso

Kiss, si va verso il via libera al concerto

Kiss
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Kiss, si va verso il via libera del concerto. Nulla ancora di ufficiale, perchè, come riportato ieri dal nostro giornale, il sovrintendente Vincenzo Tinè, dopo l’incontro con il sindaco Tommasi, aveva spiegato che «le istanze del sindaco sono giunte venerdì, a uffici chiusi: lunedì le valuteremo attentamente, compresi i complessi passaggi formali e i dettagli specifici sul concerto. Quindi, ufficializzeremo la nostra decisione».

Ma ieri Tinè, pur ribadendo la sua posizione («Non c’è nessun novità ufficiale: vanno valutate una serie di dettagli, la soluzione non dipende solo da noi, ci sono delle norme precise, la decisione lunedì»), ha comunque lasciato intravvedere un «lieto fine». Alla domanda infatti se, al di là della valutazione tecnica di domani, lui pensi che i Kiss riusciranno ad andare in scena, il sovrintendente ha risposto: «Vedo la possibilità di un esito positivo». Il che, sia pure ancora con il condizionale, sia pure ascritto al regno del «possibile», fa sicuramente tirare il fiato agli organizzatori, ma anche alle migliaia di fan in arrivo non solo da tutta Italia ma anche da altri Paesi europei per l’unica data italiana del «End of the road tour», il tour di addio del gruppo americano che si è fermato per due anni a causa della pandemia.

E da due anni migliaia di fan attendono di dare l’addio a una delle band che hanno fatto la storia del rock in quel tempio della musica che è l’Arena. Dove però i fuochi pirotecnici e le fiamme che sono parte integrante dello show di Simmons & C. sono diventati oggetto di un dibattito altrettanto pirotecnico. Secondo la Soprintendenza infatti gli effetti a suon di fuochi e fiamme potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza delle persone e dello stesso anfiteatro. E d’altra parte l’entourage della band aveva subito replicato che o lo show va in scena nella sua versione integrale o non se ne fa nulla: no ad uno spettacolo privato dell’aspetto pirotecnico, insomma.

Come aveva affermato Roberto De Luca, presidente di Live Nation Italia, ramo locale della multinazionale Live Nation Entertainment leader mondiale nell’organizzazione di eventi musicali: «Questo è il momento più paradossale di tutta l’estate. Ho girato tutta Italia per Vasco, Cremonini, Mengoni e Rolling Stones ma non ho mai visto una situazione del genere. Mi sembra ci sia una tempesta in un bicchiere d’acqua, nel 2008 e nel 2015 i Kiss utilizzarono gli stessi effetti, nè più nè meno», precisando anche che di tratta di effetti scenici «di tipo teatrale che possono anche essere usati al chiuso. È la loro ultima tournée, i Kiss non vogliono dare l’addio con uno spettacolo diverso da quelli che li hanno sempre contraddistinti». Groviglio dunque ancora non facile da sbrogliare a due giorni dall’evento, ma con tutta la probabilità di trovare una soluzione di compromesso per far sì che l’atteso live della rockband americana vada in scena.

Alessandra Galetto

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