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Kfc, il pollo fritto vince la battaglia contro il Comune: il Tar dà l'ok anche all'asporto

Il nuovo Kfc di via Cairoli, a Verona
Il nuovo Kfc di via Cairoli, a Verona
Il nuovo Kfc di via Cairoli, a Verona
Il nuovo Kfc di via Cairoli, a Verona

Il Tar del Veneto dà ragione al Kfc, la catena americana del pollo fritto alla quale il Comune di Verona aveva vietato la vendita da asporto. Ora sarà quindi possibile anche il classico «take away» dal locale di via Cairoli, a due passi da piazza Erbe, inaugurato lo scorso 27 novembre. Il tribunale amministrativo ha infatti accolto il ricorso della multinazionale americana sospendendo, di fatto, immediatamente la delibera «salva decoro» di Palazzo Barbieri.

«Pollo fritto 2 - Sboarina 0. Ormai non ci sono più parole», commenta Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune. «Tutto avremmo potuto immaginare tranne che l’amministrazione Sboarina-Zavarise scegliesse come propria Waterloo il campo di un fast food specializzato in pollo fritto. Dopo aver perso la battaglia politica per l’apertura del nuovo ristorante Kfc ora perde anche la battaglia giudiziaria per impedire il consumo del cibo di asporto. Del resto lo avevamo previsto: come si fa a imporre un divieto ad un unico esercizio commerciale quando tutto intorno il centro storico è un bazar di patatine, kebab, mutande?». 

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