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L'intervista

Ancora incidenti mortali, il dirigente della Stradale: «Alcuni rinunciano volontariamente alla sicurezza»

L'intervento di Girolamo Lacquaniti dopo l'incidente mortale avvenuto nella notte fra 1 e 2 dicembre in A4

 La dinamica dell’incidente  mortale della notte in A4 (morto un automobilista coinvolto nel tamponamento fra due tir) è ora al vaglio degli specialisti della Polizia Stradale. Impatto «violentissimo»: è tutto ciò che risulta, per ora, dell’ultimo schianto sull’autostrada.

 

«Tanti conducenti rinunciano volontariamente alla sicurezza»

Non è il primo e, inutile illudersi, non sarà l’ultimo. E la dinamica, sia pure ancora da ricostruire nei dettagli, potrebbe risultare simile ad altre decine di disgrazie simili. Agli inquirenti, si solito, si presenta una miscela di alta velocità, possibile distrazione, l’ipotesi di un colpo di sonno. Elementi da dipanare, di volta in volta, ma che si ripetono in un copione invariabilmente tragico.

«Ci sono studi certificati, prodotti a livello europeo, che collegano il livello di scolarizzazione di un Paese al tasso di sinistrosità», conferma Girolamo Lacquaniti, comandante della Polizia stradale veronese. Come a dire: «Chi sa, di solito, valuta con un occhio diverso». L’ultimo incidente è ancora oggetto di indagine.

 

E non entra nelle valutazioni. «Ma notiamo ormai, sempre più spesso, come tanti conducenti rinuncino, volontariamente, alla sicurezza». «Si dice che un popolo si possa giudicare dalla condotta alla guida», osserva. E lascia intendere, sulla scia della lunga esperienza su strada, una valutazione decisamente negativa.

«I mezzi attuali, pesanti e non, sono dotati di sistemi avanzatissimi di allerta. Ebbene: capita spesso di trovarli disattivati, una di rinuncia volontaria alla propria ed altrui tutela, nel nome di una presunta “libertà di correre“, guadagnare tempo», conferma Lacquaniti. «Si viaggia forte, la consapevolezza individuale scarseggia. Sembra paradossale, eppure si rinuncia a ciò che può salvare: noi stessi e gli altri»

Paolo Mozzo

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