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La guerriglia in centro

Il prefetto: «C'è una regia dietro ai disordini». Sboarina: «Violenza inaccettabile»

Gli scontri avvenuti in centro
A sinistra: il prefetto Cafagna e il sindaco Sboarina. A destra gli scontri in piazza Erbe
A sinistra: il prefetto Cafagna e il sindaco Sboarina. A destra gli scontri in piazza Erbe
Le reazioni ai disordini

«In piazza c'erano i professionisti dei disordini, c'era la destra radicale, c'erano gruppi anarcoidi e tanti minorenni». Lo afferma il prefetto di Verona Donato Cafagna dopo gli scontri di questa notte in centro, dove le manifestazioni contro l'ultimo dpcm nel governo sono sfociati in guerriglia, con il ferimento di cinque poliziotti.

Secondo Cafagna «c'è una regia dietro questi disordini» e le indagini arriveranno a identificare i responsabili.

Il sindaco di Verona Federico Sboarina ha condannato l'episodio, dicendo che «è inaccettabile ogni forma di violenza, violenza senza senso anche perché ha colpito le persone più danneggiate dal dpcm, ovvero i commercianti».

Davide Battisti del Siulp ha annunciato l'intenzione del sindacato di polizia di costituirsi parte civile contro i violenti.

 

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Per Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi, «Ieri sera Verona si ė trasformata nel palcoscenico di chi usa la protesta in modo violento e vigliacco. Faccio un appello: che  in consiglio comunale tutti i gruppi consiliari facciano una dichiarazione di ferma condanna. Perché far sentire il proprio dissenso si può e lo si ė dimostrato in Piazza Bra, ma non si può strizzare l'occhio a manifestazioni violente.

«Gli scontri di ieri sera mostrano che qualcuno sta cercando di trasformare una emergenza sanitaria ed economica in un violento scontro politico-ideologico mettendo il cappello ad una serie di proteste assolutamente pacifiche», afferma Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune.

«La nostra democrazia garantisce il diritto di protestare ma non può tollerare le violenze e la propaganda illiberale di certe frange estremiste che cercano soltanto di cavalcare il momento di crisi. Purtroppo questa strategia viene più o meno consapevolmente sostenuta dal centrodestra locale che pure avendo ingentissime responsabilità di governo del territorio, nella sua azione politica non è in grado di andare oltre la mera propaganda e lo screditamento continuo delle istituzioni senza presentare alcuna proposta alternativa».

Secondo Federico Benini del Pd  «È netta ai nostri occhi la distinzione tra la manifestazione delle associazioni dei commercianti di ieri mattina, che esprimeva la paura e i legittimi timori di una categoria sulle cui spalle è stata caricato il peso del nuovo lockdown parziale - strumento per la prima volta sperimentiamo in Italia ma che è stato annunciato negli stessi termini anche in Germania mentre la Francia va già verso un nuovo lockdown totale - e la manifestazione della sera, promossa dall’estrema destra con l’obiettivo dichiarato di alzare il livello della tensione e dello scontro. Quest’ultima forma di protesta violenta e di natura ideologica va pertanto condannata. Dopo di che bisogna mettere in guardia anche dalle forme di strumentalizzazione della politica istituzionale, che a differenza delle associazioni di categoria ha il dovere di intervenire per rallentare la diffusione del Coronavirus in questa seconda ondata».

 

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