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Verso le elezioni

Il Pd veronese propone la sua squadra: priorità agli uscenti

In alto, da sx: Bonfante, Rotta, Zardini e Salgarelli; in basso da sx:  Roveroni, D'Arienzo, Dal Moro e Facincani
In alto, da sx: Bonfante, Rotta, Zardini e Salgarelli; in basso da sx: Roveroni, D'Arienzo, Dal Moro e Facincani
In alto, da sx: Bonfante, Rotta, Zardini e Salgarelli; in basso da sx:  Roveroni, D'Arienzo, Dal Moro e Facincani
In alto, da sx: Bonfante, Rotta, Zardini e Salgarelli; in basso da sx: Roveroni, D'Arienzo, Dal Moro e Facincani

Priorità agli uscenti. E quindi a chi in questi anni ha dedicato il suo lavoro al territorio e al partito, cercando un ponte continuo tra i palazzi romani e la provincia scaligera. Dagli accordi all’interno del Partito democratico veronese è uscita quindi una lista di nomi, nove donne e sette uomini, da sottoporre ora alla direzione regionale dei dem - su tutti il segretario veneto Andrea Martella - e quindi a quella nazionale per provvedere poi alla selezione finale per i tanti desiderati seggi.

Gli uninominali, collegi in cui prevale lo spirito maggioritario e vince chi prende un voto in più, ma soprattutto i plurinominali, in cui i partiti si presentano con il proprio simbolo e con listini bloccati di massimo quattro persone. Nel nostro territorio saranno due i collegi uninominali per la Camera, Verona e Villafranca, in cui la vittoria del candidato del centrosinistra sembra difficile per non dire quasi impossibile, a questi due eletti si aggiungeranno quattro deputati provenienti dai collegi plurinominali dove si troveranno i vari partiti.

Per il Senato invece l’intera provincia scaligera potrà mandare a Roma un unico senatore nel collegio uninominale a cui si aggiungeranno altri due senatori provenienti dal collegio plurinominale che comprende però le province di Verona, Vicenza e Padova. Per il centrosinistra e quindi per il Partito democratico quindi la partita è dura, con una netta cura dimagrante rispetto ai numeri attuali. Il Pd infatti conta quattro suoi rappresentanti a Roma: al Senato Vincenzo D’Arienzo mentre alla Camera ci sono Alessia Rotta - che è stata eletta però in Toscana - Gianni Dal Moro e Diego Zardini. Difficile vederne altri tre nel prossimo Parlamento, più probabile che i rappresentati del Partito democratico veronesi saranno due a meno di elezioni in altri collegi come fu nel caso della Rotta.

Prima gli uscenti Proprio agli uscenti è stata data priorità nelle scelte, e quindi riflettori puntati oltre che sulla Rotta - neoletta in consiglio comunale con oltre mille preferenze e presidente della commissione parlamentare Ambiente, Territorio e Lavori pubblici a Roma - sugli altri deputati Diego Zardini e Gianni Dal Moro e sul senatore uscente Vincenzo D’Arienzo. Ma se loro avranno la priorità nelle scelte a livello regionale delle candidature poi da portare a Roma, anche gli altri nomi sono da sottolineare tra new entry e ritorni eccellenti nella lista complessiva di sedici nomi, nove donne e sette uomini. Come quello dell’ex consigliere regionale Franco Bonfante, uno dei personaggi principali del centrosinistra scaligero degli ultimi anni che ha deciso di tornarne in campo e provare ad ottenere un seggio a Roma, ma nell’elenco compare anche il segretario provinciale Maurizio Facincani che da tre anni e mezzo guida il Partito democratico a livello provinciale. Tra le sorprese della lista trovano posto due due new entry come Alessandra Salardi, eletta in Prima circoscrizione alle ultime amministrative veronesi e Federica Foglia, consigliere comunale dem di Valeggio.

Rosa completa. Tra i nomi consegnati al segretario regionale c’è quello di Renata Castellani, pedagogista candidata per il consiglio comunale ma senza riuscire ad entrare a palazzo Barbieri come nel caso di Barbara Ferro, altra donna in lista, già manager in grandi realtà aziendali e negli ultimi anni coinvolta in un progetto di rigenerazione urbana e riqualificazione sostenibile dell’Isola della Certosa nella laguna veneziana. Quello di Alfredo Forlin invece è un nome molto noto dall’interno del panorama dem scaligero, dirigente all’enaip e impegnato da molti anni e attualmente a fianco di Facincani nella direzione provinciale con la delega ai temi della cultura e della formazione. Ci sarà anche Giuseppe Mazza, ingegnere e project manager, segretario organizzativo e responsabile del rapporto con i circoli nel direttivo provinciale del Pd, assieme a Lorenza Ragnolini, avvocato con grande esperienza internazionale, già consigliere comunale a Garda che ha sfidato il sindaco Davide Bendinelli senza riuscire a scalzarlo dalla poltrona di sindaco del Comune gardesano.

Quote rose abbondantemente superate in casa Pd con la presenza nella super lista di candidate, della città ma anche della provincia come nel caso di Isabella Roveroni, già candidata sindaco alle amministrative di Villafranca nel 2018 e battuta dall’attuale primo cittadino Roberto Dall’Oca. È stata candidata alle amministrative anche Maddalena Salgarelli che ha corso, senza riuscirsi, per diventare sindaco di Isola della Scala nel 2021 sconfitta da Mirandola. A chiudere l’elenco Anna Maria Sterchele, assessore a San Bonifacio a fianco del sindaco Provoli con deleghe a servizi sociali, famiglia, persona, anziani, minori, handicap, nuove povertà. •.

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