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Il riscatto

Il «patto di Parona» tra Venturi e l'ex rivale Sboarina. «Ma non mi candido, do solo una mano a vincere»

Il sindaco Federico Sboarina e Fabio Venturi alla Festa della Renga
Il sindaco Federico Sboarina e Fabio Venturi alla Festa della Renga
Il sindaco Federico Sboarina e Fabio Venturi alla Festa della Renga
Il sindaco Federico Sboarina e Fabio Venturi alla Festa della Renga

«Il Patto di Parona… (che il Patto della Renga non suonava benissimo….)». Con questa dichiarazione e con l'immagine che lo ritrae mentre stringe la mano al sindaco (nonché candidato sindaco) Federico Sboarina, Fabio Venturi - già presidente di Agsm e della quinta circoscrizione, ex pupillo di Flavio Tosi - annuncia il ritorno in politica. Ma si affretta a precisare: «Io non mi candido e non chiedo incarichi».

Insomma, Venturi  - che si era sganciato dalla politica attiva cinque anni fa, dopo la sconfitta di Patrizia Bisinella, moglie di Flavio Tosi, alla corsa a sindaco di Verona - torna in campo, ma contro quel Tosi di cui per anni è stato considerato il «delfino», per qualcuno persino «erede». La rottura con l'ex sindaco è avvenuta proprio quando quest'ultimo scelse la consorte come candidato. «Con Flavio non ho mai litigato», precisa Venturi, «ma c'ero rimasto male e oltre al mio avevo proposto altri nomi perché volevo che vincessimo, ma non sono stati presi in considerazione e così me ne sono andato. Quando gli ho detto "me ne vado", Tosi ha risposto "va bene" ed è finita lì. Non ci siamo più sentiti in questi anni».

Cosa diversa con Federico Sboarina che, seppur rivali nell'ultima tornata elettorale, da ex compagni di partito in Alleanza Nazionale e uniti dai natali "borgoromani" e dall'amore per l'Alba Borgo Roma, si sono ritrovati a dialogare durante la pandemia e non hanno più smesso. 

Dopo la «delusione» Tosi, Venturi ha lanciato Generazione Verona, un movimento nato puntando alle amministrative di quest'anno, ma che di fatto non è cresciuto molto negli ultimi anni. I «cocai» simbolo del gruppo non hanno in realtà mai spiccato il volo, ma evidentemente contano di farlo a breve: «Non faremo una lista nostra», anticipa Venturi, «è ancora tutto da decidere se avremo nostri candidati nella lista del sindaco o in qualche altra collegata, ma un paio di nomi li avremo. Non il mio, io non mi candido, ci ho messo tanto a riorganizzarmi la vita e ho molti impegni, fisicamente non ce la farei, ma voglio dare il mio contributo, voglio aiutare Sboarina a vincere anche per una mia voglia di riscatto». 

E prosegue: «Io sono convinto che con il centrodestra unito, Tosi sia depotenziato e che Sboarina possa farcela già al primo turno. In caso di ballottaggio sono certo che sarà con Tommasi». E conclude: «Rancore nei confronti di Tosi? No, forse nei riguardi di qualche figura che ha intorno, gente che su di me ha detto cose false. Rivincita? Si corre per vincere, ma sarebbe una rivincita personale e non contro qualcuno, non contro Tosi e di certo non contro Tommasi che stimo tantissimo».

Giorgia Cozzolino

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