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L’allarme dei presidi a 40 giorni dalla ripartenza

Il Covid e il ritorno in classe: «Attese le disposizioni». E incombe lo spettro del doppio turno

Scuola e Covid: si attendono le disposizioni per l'avvio del nuovo anno scolastico
Scuola e Covid: si attendono le disposizioni per l'avvio del nuovo anno scolastico
Scuola e Covid: si attendono le disposizioni per l'avvio del nuovo anno scolastico
Scuola e Covid: si attendono le disposizioni per l'avvio del nuovo anno scolastico

Si conosce la data del rientro in classe, che in Veneto e dunque anche a Verona sarà lunedì 12 settembre. Per il resto, poco o nulla si sa di come si tornerà tra i banchi e quali misure di sicurezza verranno adottate per il terzo anno scolastico sotto il segno del Covid, il quarto contando anche il 2019/2020, anche se allora le scuole rimasero chiuse da marzo in poi.

Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi si è limitato ad annunciare che la ripresa avverrà «in presenza e in completa sicurezza», ma a questo punto tutti, dai dirigenti scolastici in giù, di fronte all'aumento dei contagi delle ultime settimane sono in attesa di istruzioni a proposito dell'uso delle mascherine, degli orari scaglionati, della gestione dei casi di positività, e così via, per arrivare pronti al suono della prima campanella.

Non si è più saputo nulla del protocollo di sicurezza – ossia lo strumento che indica agli uffici scolastici le linee guida da seguire per la ripresa delle attività – di cui era circolata una bozza dopo la fine dello stato d'emergenza, lo scorso 31 marzo. Nel 2020 era stato siglato il 6 agosto, l'anno successivo il 14. «Probabilmente anche quest'anno non verrà comunicato nulla prima di metà agosto. S'è aggiunta la crisi di Governo, per cui... Tutto tace», risponde amareggiato Flavio Filini, presidente provinciale dell'Associazione nazionale presidi. «Sappiamo che non è possibile avere la certezza del quadro epidemiologico che avremo a settembre, perciò le scelte verranno fatte man mano. Ma sarebbe meglio avere delle linee guida al più presto», afferma.

Questo perché le incognite sono tante. I trasporti sono tornati al 100% della capienza (ma con obbligo di mascherina Ffp2 fino al 31 dicembre), dunque incombe lo spettro del doppio turno d'ingresso a scuola per evitare il sovraffollamento dei mezzi. Nei corridoi i dispositivi di protezione individuali restano obbligatori fino al 31 agosto, ma dal primo settembre i plessi aprono i battenti per i corsi di recupero e le procedure d'avvio dell'anno scolastico, e allora che si fa? Gli interrogativi riguardano anche le nuove regole per la gestione dei contatti stretti in classe, che di solito cambiano in base all'andamento della curva epidemiologica, e gli eventuali fondi per installare sistemi di ventilazione ed evitare così un altro inverno con le finestre aperte.

Laura Perina

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