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La nota meteo

Il 2022 l'anno più secco nel Veronese dal Dopoguerra. Dal fine settimana tornano i temporali

Il Garda visto da Spiazzi
Il Garda visto da Spiazzi
Il Garda visto da Spiazzi
Il Garda visto da Spiazzi

Il caldo anomalo delle ultime due settimane è pronto a farsi momentaneamente da parte. Nuove infiltrazioni di aria fredda daranno vita da domani ad una catena di temporali, anche violenti, in rapido trasferimento dalla Lombardia al Nordest. Al netto di ciò che i temporali potrebbero causare (grandinate e colpi di vento), l'arrivo di un po' di pioggia è quanto mai salutare e necessario.

Un record negativo è già stato centrato: mai era piovuto così poco a Verona a dal primo di gennaio ad oggi, per lo meno dal 1945. Dal primo giorno del 2022 a ieri sono caduti sulla città circa 115 millimetri di pioggia (e in alcune zone meridionali della provincia anche meno), una quantità notevolmente inferiore rispetto ai 280 della media del periodo. All'aridissima prima parte del 2022 possiamo paragonare quelle del 2003, del 2007 e del 2020. A fine maggio del 2003, l'anno con il precedente primato, già si toccavano i 160.

E non è finita. L'attuale mese di maggio ha inanellato un altre record. La seconda decade del mese è stata infatti la più calda in assoluto (più di 3,5 gradi oltre la media): determinanti sono state le temperature massime, sempre superiori ai 28 gradi, fino ad una massima di 31,4°, in questo caso non da primato assoluto.

L'attenzione è rivolta ora ai temporali. La depressione mediterranea che negli ultimi giorni ha mantenuto sull'Italia correnti meridionali sta facendo rotta verso levante. E' alimentata da aria notevolmente più fresca nord-occidentale che già domani metterà a tacere il caldo per almeno tre o quattro giorni. Il fine settimana partirà in ogni caso con poche variazioni. Anche oggi pomeriggio avremo alternanza di sole e nubi con temperature massime sui 29/30 gradi. Anche domani la giornata partirà con il sole, ma già nel primo pomeriggio compariranno annuvolamenti diffusi, indice di un peggioramento che in serata, fra le 19 e le 22, produrrà temporali sparsi, localmente più intensi di quelli di martedì sera, anche per la maggiore energia in gioco. Il contrasto tra l'aria più fresca atlantica in arrivo nella notte su domenica e lo strato di aria caldo-umida presente al suolo potrebbe creare i presupposti per lo sviluppo di supercelle ad elevato rischio di fulminazioni e caduta di grandine.

A seguire, domenica avremo una giornata prevalentemente nuvolosa e notevolmente più fresca, con temperature massime di poco superiori ai 20 gradi. È atteso infatti un corposo ingresso di correnti fresche oceaniche settentrionali come non accadeva da almeno una ventina di giorni. Il parziale maltempo in arrivo si risolverà in breve tempo. Già lunedì è atteso tempo più stabile grazie ad una buona rimonta dell'alta pressione subtropicale. Anzi, la maggior parte dei modelli previsionali è compatta nell'indicare come molto probabile una nuova e più massiccia ondata di caldo africano a partire dalla metà della prossima settimana.

 

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Alessandro Azzoni

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