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I numeri dell’emergenza Sono 146 le aree scoperte

Con il bando solo 18 assunzioni
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Sono 146 le zone carente in tutto il Veronese. Sono le aree in cui i medici di base sono troppo pochi per poter assistere i cittadini. Diciotto di queste si trovano nel distretto 1 dell’ex Ulss 20 che comprende Verona e i comuni della cintura est. Qui, negli ultimi tre mesi, sono arrivati solamente tre nuovi medici. Le altre zone carenti, ben 47, sono nel distretto 2, quello dell’Est veronese. Altre 32, proseguendo in questa conta emergenziale, si contano nel distretto 3della Pianura (l’ex Ulss 21 di Legnago). Ulteriori 49 nel distretto 4 , l’ex Ulss 22 di Bussolengo. Nell’ambito 3 del distretto 1 (circoscrizioni prima, seconda e terza) le aree carenti sono otto. Nell’ambito 6 del distretto 2 (circoscrizioni quarta e quinta, Buttapietra, Castel d’Azzano e San Giovanni Lupatoto) le zone scoperte sono 21. Il conto dei medici che mancano all’appello nel Veronese è sottostimato. Se, come detto anche nei giorni scorsi, si tenesse conto della media nazionale, 1.150 assistiti per ogni medico, il numero di pazienti senza medico sarebbero 170mila. Molti dottori, proprio per ovviare al problema, che non tenderà a diminuire prima del 2025, hanno accettato di alzare il proprio massimale e quindi accogliere un numero maggiore di pazienti. Passando perciò dai 1.500 a 1.800. Anche il bando regionale non ha dato i frutti sperati. Con quello indetto a maggio, infatti, è stato possibile assegnare solamente diciotto nuovi medici di base. Troppo pochi a fronte dell’emergenza che sta attanagliando il Veronese dove sono circa 200mila i pazienti senza medico. Ampliando il discorso le aree carenti di camici bianchi in tutta il Veneto sono settecento.

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